Scoperti fossili di fagioli giganti in Indonesia, risalenti all'Eocene, circa 34-40 milioni di anni fa: il ritrovamento di questi semi, grandi come piccoli limoni, offre nuove prospettive sull'evoluzione e la migrazione dei legumi
Ricorda un po’ la celebre favola della pianta di fagioli magici, dove un semplice seme si trasforma in una pianta così alta da raggiungere il cielo. Ma stavolta, non è una fiaba: la realtà ci offre qualcosa di altrettanto straordinario. In Indonesia, i paleontologi hanno trovato fossili di fagioli giganti, semi enormi di legumi estinti che, milioni di anni fa, crescevano fino a raggiungere la dimensione di un piccolo limone. Un ritrovamento che ci trasporta in un passato lontano, quasi fantastico, ma del tutto reale.
In Indonesia, precisamente nel Borneo, i paleontologi hanno trovato i resti fossili di tre fagioli di dimensioni gigantesche, che misuravano fino a 7,2 centimetri, paragonabili a un piccolo limone o lime. Questi fossili sono stati rinvenuti in formazioni rocciose datate tra 34 e 40 milioni di anni fa, risalenti all’Eocene, come riportato dall’International Journal of Plant Sciences.
I semi appartengono a un legume estinto, denominato Jantung Spermum gunnellii, un lontano parente del moderno Castanospermum, comunemente noto come “albero del fagiolo nero”. Gli studiosi ipotizzano che i baccelli di questa specie estinta avrebbero potuto raggiungere quasi un metro di lunghezza. Inoltre, i fossili ritrovati rappresentano i legumi più antichi mai scoperti nell’arcipelago malese, segnando anche la prima prova fossile di piante legate al fagiolo nero in questa regione.
Durante la ricerca, sono stati raccolti 47 fossili di piante dalla Formazione Tanjung, situata nel Kalimantan meridionale. Tra questi, 43 erano foglie fossilizzate e campioni di polline della specie Jantungspermum gunnellii, insieme a varie impronte di uccelli, tracce di tane di invertebrati marini e resti di tartarughe fossili.
Migrazione dall’Asia all’Australia: l’evoluzione del fagiolo nero
La scoperta suggerisce che i progenitori del fagiolo nero si siano spostati dall’Asia all’Australia durante la collisione delle placche tettoniche che collegavano i due continenti. Questo evento geologico, iniziato circa 20 milioni di anni fa e ancora in corso, ha permesso lo scambio di specie vegetali e animali tra le masse continentali.
Edward Spagnuolo, autore principale dello studio e ricercatore presso la Pennsylvania State University, spiega che i semi fossili suggeriscono una migrazione di questi antichi parenti del Castanospermum verso l’Australia durante la collisione tettonica, seguita dalla loro estinzione in Asia. Questo contraddice l’ipotesi precedente, secondo cui le piante si sarebbero spostate in direzione opposta, dall’Australia all’Asia.
Sebbene questa scoperta possa sorprendere, gli scienziati attribuiscono la mancanza di prove dirette di migrazioni vegetali dall’Asia all’Australia alla scarsità di documentazione fossile nell’arcipelago malese, che include Indonesia, Filippine, Timor Est, Papua Nuova Guinea e parti della Malaysia. Questo studio, quindi, evidenzia l’importanza di future ricerche paleobotaniche nella regione, per ampliare le conoscenze sulla migrazione delle piante e sull’evoluzione delle specie. Spagnuolo ha così commentato la scoperta:
Abbiamo una vasta documentazione fossile di legumi provenienti da tutto il mondo, ma pochissime informazioni provengono dal sud-est asiatico.
Il suo lavoro mette in luce l’urgenza di approfondire gli studi in quest’area, per ottenere ulteriori campioni fossili e colmare le lacune nella comprensione delle dinamiche evolutive delle piante leguminose.
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Fonte: The University of Chicago Press Books
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