Tempio o villa con vista? Alle pendici delle Alpi svizzere scoperte antiche mura Romane di 2000 anni fa

Archeologi riportano alle luce i resti di mura romane risalenti a 2000 anni fa nel Canton Zugo, in Svizzera. Potrebbe trattarsi una villa con vista sulle Alpi o di un tempio: cosa sappiamo finora di questo straordinario ritrovamento che sta appassionando gli esperti

Ai piedi delle Alpi svizzere sono rimasti nascosti per secoli i resti di un edificio romano. La sensazionale scoperta è stata fatta di recente dagli archeologi in una cava di ghiaia del sito di Äbnetwald, nel Canton Zugo.

Qui si sono imbattuti nelle mura risalenti a circa 2000 anni fa, che si estendono su una superficie di almeno 500 mq. Non è ancora chiaro che tipologia di struttura fosse e per quali funzioni venisse utilizzata, ma gli esperti ipotizzano che potesse essere una splendida villa con vista oppure di un tempio. Una cosa è certa: il ritrovamento archeologico è il più importante di epoca romana avvenuto nell’ultimo secolo nel cantone svizzero.

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Gli ultimi scavi di edifici romani di dimensioni simili sono stati condotti a Cham-Heiligkreuz e risalgono a quasi 100 anni fa – spiega Gishan Schaeren, alla guida del Dipartimento di Preistoria e Archeologia protostorica. – Siamo rimasti stupiti dal fatto che i mattoni più alti fossero visibili anche fuori terra”.

Gli fa eco Christa Ebnöther, professoressa di archeologia delle province romane all’Università di Berna, che aggiunge:

Nella regione prealpina, a differenza di altre, si conoscono solo pochi reperti strutturali di questo tipo appartenenti all’epoca romana. Ciò che stupisce è anche la conservazione relativamente buona dei resti.

https://www.facebook.com/DirektiondesInnernZug/posts/pfbid02WBXkQEyoNqKdJCbi5RDBDH9JxFwpgHNKtwY87M7zRSfBfQBCuinm6HNaMXuMhwHjl

Ritrovate anfore e stoviglie che testimoniano il fiorente commercio dell’epoca

Fra le antiche pareti il team di archeologi ha portato alla luce numerosi oggetti di uso quotidiano, ma anche diversi interessanti manufatti, fra cui resti di stoviglie romane importate e vasi di vetro decorati. Tra i reperti più affascinanti spiccano i frammenti di anfore, nelle quali venivano conservati vino, olio d’oliva e salsa di pesce. Questi ultimi provenivano arrivavano dal Mediterraneo e testimoniano i vivaci traffici commerciali di quel periodo.

Inoltre, nel sito sono stati rinvenuti chiodi di ferro, che suggeriscono la presenza di una costruzione in legno e un frammento d’oro che probabilmente apparteneva originariamente ad un gioiello.

A rendere unica la struttura scoperta vicino la città di Cham è innanzitutto la sua posizione strategica, da cui si gode di un panorama mozzafiato.

 Non sorprende che i Romani scelsero come luogo per i loro edifici la posizione elevata vicino ad Äbnetwald. Offriva un’ottima vista e panoramica del paesaggio circostante, che serviva a fornire acqua e cibo. – sottolineano gli archeologi – Il fatto che la collina di ghiaia vicino a Oberwil fosse abitata già diverse migliaia di anni prima del loro arrivo tstimonia l’attrattiva di questa località.

Nel corso degli ultimi decenni nelle immediate vicinanze sono stati portati alla luce preziosi reperti archeologici, fra cui i resti di un insediamento e delle tombe risalenti all’età del bronzo e numerose monete celtiche.

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Fonte: Amt für Denkmalpflege und Archäologie (Kanton Zug)

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