Un antichissimo e raro tesoro è stato trovato per caso da un uomo norvegese. Il Museo di Archeologia dell’Università di Stavanger lo ha definito la scoperta del secolo!
Il medico gli aveva consigliato di fare un po’ di movimento anziché restarsene seduto tutto il giorno sul divano e così il 51enne norvegese Erlend Bore ha deciso di acquistare un metal detector per occuparsi del suo nuovo hobby preferito: il detective. Hobby che si è rivelato nel giro di breve tempo molto produttivo.
Camminando sull’isola meridionale di Rennesøy, ad agosto Bore ha fatto un incredibile ritrovamento: nove pendenti d’oro simili a monete, tre anelli e dieci perle d’oro risalenti a circa 1.500 anni fa. Inizialmente non si era accorto del valore di ciò che aveva tra le mani, convinto di aver trovato qualche tesoro di plastica dei pirati e delle monete di cioccolato.
– Ho cercato lungo la riva ma ho trovato solo rottami metallici e una piccola moneta. Così ho deciso di esplorare un terreno più elevato e il metal detector ha immediatamente iniziato a emettere un segnale acustico. All’inizio pensavo di aver trovato monete di cioccolato o un tesoro di plastica dei pirati. È stato surreale- ha spiegato Bore.
Il Museo di Archeologia dell’Università di Stavanger ha definito il raro ritrovamento come – la scoperta del secolo in Norvegia -. Ole Madsen, direttore del Museo, ha infatti dichiarato che è estremamente raro imbattersi in quantità così significative di oro in una sola volta. Dello stesso parere il professore associato Håkon Reiersen, secondo il quale si tratta del primo ritrovamento simile dal 1800 in Norvegia.
Håkon Reiersen ha dichiarato che i pendenti d’oro risalgono al 500 d.C. circa. e che ciondoli e perle facevano parte di una collana realizzata da abili orafi, destinata alla classe più facoltosa della società.
Il bottino è ora Proprietà dello Stato perché le leggi norvegesi stabiliscono che gli oggetti risalenti a prima del 1537 e le monete antecedenti al 1650 appartengano al demanio.
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FONTE: University of Stavanger
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