Restituiti all’Italia due reperti archeologici di epoca romana che erano stati trafugati in Svezia

Un torso femminile in marmo risalente al II/III secolo d.C. e un’antica moneta d’oro con l’effigie dell’Imperatore Onorio risalente al IV secolo d.C tornano in Italia

Erano stati trafugati all’estero in Svezia i due reperti archeologici di epoca romana che le autorità svedesi hanno restituito nelle scorse ore a Stoccolma in una cerimonia che si è svolta all’ambasciata italiana. Così, mentre ad Amsterdam il “Giardino di primavera” di Van Gogh che era stato rubato dal museo Singer Laren tre anni e mezzo fa, in piena pandemia di Covid-19, viene finalmente ritrovato, per la prima volta si si svolge un recupero di beni culturali che ci erano stati derubati.

Si tratta di un torso femminile in marmo risalente al II/III secolo d.C. e di una moneta d’oro con l’effigie dell’Imperatore Onorio risalente al IV secolo d.C., che era stata rubata, insieme ad altre monete, dal Museo Archeologico di Parma nel 2009.

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Come spiega il Tenente Colonnello dei Carabinieri Paolo Salvatori, il reperto è stato identificato grazie a una verifica fotografica basata su archivi sequestrati da uno dei più grandi trafficanti internazionali di reperti archeologici “un privato cittadino svedese aveva acquistato in buona fede l’oggetto totalmente inconsapevole della provenienza illecita, ma ha deciso poi di restituirla all’Italia facendo un gesto di estrema generosità”.

L’operazione è stata condotta dal nucleo operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in collaborazione con l’Autorità svedese per l’esecuzione delle sentenze (Kronofogden) e la Polizia svedese. Il coordinamento dell’operazione internazionale è stato possibile grazie al lavoro congiunto degli ufficiali italiani e svedesi del Desk Eurojust.

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Fonte: Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

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