Pompei, ritrovati disegni fatti dai bambini 2000 anni fa (e la loro interpretazione dice molto su come vivevano)

Nuovo ritrovamento a Pompei: alcuni disegni realizzati da bambini di circa sette anni che raffigurano gladiatori, cacciatori e lottatori in azione con figure umane stilizzate

Nel cuore del Parco Archeologico di Pompei sono stati svelati graffiti straordinari che offrono un’affascinante finestra sull’infanzia dell’antica città romana. Su un cortile della casa del Cenacolo colonnato, gli archeologi hanno scoperto disegni realizzati da bambini di circa sette anni, raffiguranti scene di gladiatori, cacciatori e lottatori.

Questi graffiti, tracciati con carboncino, mostrano figure umane stilizzate con gambe e braccia che escono dritte dalla testa, segno di un approccio infantile al disegno ma anche di un’esposizione precoce a spettacoli violenti.

Il direttore del sito, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato come questi ritrovamenti indichino che anche i bambini di Pompei erano esposti a forme estreme di violenza, assistendo a combattimenti tra gladiatori e altre scene cruente. Questo tipo di esposizione, confermata da uno studio congiunto con gli psicologi dell’Università Federico II di Napoli, fa ben capire come la violenza fosse parte integrante della vita quotidiana dei piccoli pompeiani, molto più di quanto possiamo immaginare oggi.

Si potrà visitare il cantiere di scavo grazie ad un percorso accessibile a tutti

Ma i graffiti non sono l’unica scoperta recente. Gli archeologi hanno riportato alla luce anche nuovi dipinti mitologici e gli scheletri di due vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., un uomo e una donna trovati davanti al portone chiuso della casa. Inoltre, è emerso un piccolo cubicolo all’interno di una delle case, allestito come studiolo, con decorazioni che includono figure mitologiche come Elena, Paride e Cassandra.

Uno dei dipinti più singolari ritrae un bambino incappucciato, probabilmente il figlio dei proprietari della casa, una rappresentazione che non ha confronti nel repertorio vesuviano. Questi ritrovamenti offrono non solo una visione dettagliata della vita domestica a Pompei, ma anche uno sguardo sulle pratiche educative e culturali dell’epoca.

Dal 28 maggio, il pubblico può visitare il cantiere di scavo, grazie a un sistema di passerelle sospese che garantiscono un percorso accessibile e una visione panoramica dell’insula dei Casti Amanti. Questo progetto di accessibilità, parte dell’iniziativa “Pompei per Tutti”, offre una fruizione inclusiva e coinvolgente del sito, permettendo ai visitatori di osservare da vicino le attività di scavo e restauro in corso.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha elogiato queste scoperte come testimonianze del continuo valore archeologico di Pompei, un vero e proprio scrigno di tesori che continua a rivelare nuove meraviglie. Grazie ai fondi stanziati nella legge di bilancio e agli sforzi costanti degli archeologi, Pompei resta uno dei siti più straordinari e visitati al mondo, offrendo sempre nuove sorprese ai suoi visitatori.

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Fonte: Pompeii Sites

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