Ora sappiamo esattamente l’area dove uomo di Neanderthal e Homo Sapiens si sono incontrati e incrociati

I Monti Zagros, nell'attuale Iran e Iraq, emergono come probabile area d’incontro tra Neanderthal e Homo Sapiens: questo scambio, avvenuto 47.000 anni fa, ha influenzato il nostro patrimonio genetico

Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports rivela che i Monti Zagros, situati tra l’Iran e l’Iraq, potrebbero essere stati uno dei luoghi in cui Neanderthal e Homo Sapiens si sono incontrati e incrociati durante il tardo Pleistocene. La ricerca, guidata da Saman Guran dell’Università di Colonia, suggerisce che circa 47.000 anni fa queste due specie si siano mescolate geneticamente, modificando il patrimonio delle popolazioni moderne.

È ormai noto che Neanderthal e Homo Sapiens si siano incrociati, ma non si conoscevano fino a poco tempo fa le aree precise di tali incontri. Utilizzando modelli avanzati di nicchia ecologica e sistemi GIS, i ricercatori hanno identificato i Monti Zagros come una delle aree più probabili per questi incroci. Lo studio si concentra sullo stadio isotopico marino 5 (MIS 5), un periodo tra 120.000 e 80.000 anni fa, in cui i cambiamenti climatici crearono condizioni ideali per il contatto tra le due specie.

Un habitat perfetto

I Monti Zagros, con la loro variegata topografia e il clima caldo, avrebbero attratto i Neanderthal, abituati ai climi freddi dell’Europa. Allo stesso tempo, gli Homo Sapiens, migrando dall’Africa, trovarono in quest’area un passaggio naturale. I modelli ecologici dello studio dimostrano che il Pleistocene rese la zona ancora più favorevole, aumentando le possibilità di incontro.

A sostegno della teoria ci sono le prove fossili. Nella grotta Shanidar, sono stati trovati i resti di dieci Neanderthal, alcuni dei quali sepolti con fiori, forse segno di rituali funebri. Le grotte Wezmeh e Bisetun in Iran hanno rivelato altri fossili di Neanderthal, mentre un dente rinvenuto nel riparo roccioso di Bawa Yawan suggerisce che questi ominidi fossero presenti proprio durante il periodo di possibile interazione con i Sapiens.

L’incrocio tra Neanderthal e Homo Sapiens ha lasciato tracce che perdurano tuttora. Studi genetici dimostrano che il DNA neanderthaliano è presente in molte popolazioni non africane, influenzando tratti come la pigmentazione della pelle e la risposta immunitaria, lasciando un’impronta genetica evidente anche nell’uomo moderno.

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Fonte: Scientific Reports

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