Scoperto un mosaico sottomarino dell'Impero Romano nella Baia di Napoli, un tesoro archeologico che racconta la storia di ville patrizie e fenomeni sismici
Recentemente, un’affascinante scoperta ha riacceso l’interesse per la storia romana: un mosaico sottomarino risalente a oltre 2000 anni fa. Ma come è possibile che un’intera villa romana si trovi ora sommersa sotto metri d’acqua? E cosa ci può raccontare questo antico reperto sulla vita dei romani?
L’antica struttura sommersa risalente alla tarda epoca romana è stata scoperta nei fondali della Baia di Napoli, catturando l’interesse degli archeologi e degli appassionati di storia. Questo mosaico offre una finestra unica sulla vita delle antiche ville romane, una volta appartenenti alla classe patrizia.
Questo prezioso mosaico, originariamente parte di una villa romana di alto rango situata nell’area di Portus Julius a Baia, è stato rinvenuto grazie ai movimenti sismici che hanno modificato la geologia della regione. Questi movimenti, noti come bradisismi, hanno causato il sprofondamento di parte della città e delle sue strutture, tra cui lussuose ville, templi e terme. In particolare, il mosaico, chiamato “mosaico delle onde”, presenta un motivo di onde circondate da bordi di tessere rosa e nere su sfondo bianco. Gli archeologi stanno lavorando per rimuovere le incrostazioni e riparare le tessere mancanti utilizzando malta colorata per abbinarsi ai colori originali delle tessere.
Un dettaglio unico
Il mosaico in marmo è costituito da numerose tessere che gli archeologi del Parco Archeologico Campi Flegrei hanno identificato come provenienti da “altri pavimenti e altre pareti”. Questo mosaico decorava i pavimenti di un patio in una villa sul mare appartenente alla classe patrizia romana. La villa si trovava in una posizione privilegiata nella località di Baia, dove anche l’Imperatore Nerone e Giulio Cesare possedevano residenze. Il pavimento sarebbe stato posato verso la fine dell’Impero Romano, poco prima che il bradisisma portasse queste meraviglie sul fondo del mare.
Un recente ritrovamento simile è stato fatto vicino a Napoli: una casa di 2.000 anni fa è stata trovata sotto un parco giochi sul mare e potrebbe essere la villa di Plinio il Vecchio. Il sindaco locale ha definito la scoperta “stupenda” e ha aggiunto che il pavimento sarebbe stato posato verso la fine dell’Impero Romano.
Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei si estende per 200 chilometri di terra sommersa nella Baia di Napoli, tra le isole di Capri e Ischia, formando la caldera di un vulcano che eruttò l’ultima volta nel 1538. È un sito di immersione popolare, con molte rovine sottomarine circondate da vita marina da esplorare. Gli archeologi continuano a scoprire nuove aree sommerse, documentando e proteggendo i reperti con metodi moderni per evitare che flora e fauna marine danneggino le rovine.
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Posted by Parco Archeologico Campi Flegrei on Monday, July 22, 2024
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Fonte: Parco Archeologico Campi Flegrei
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