È stato appena scritto una nuovo capitolo nella storia Maya (grazie ai droni)

La tecnologia dei droni e il LiDAR si rivelano strumenti chiave nell'archeologia moderna, svelando antichi tesori Maya nascosti sotto la giungla del Guatemala e ridefinendo la nostra comprensione delle civiltà passate con scoperte che cambiano il corso della storia

In un mondo dove ogni angolo sembra essere stato esplorato, ci sono ancora tesori nascosti che aspettano di essere scoperti: sotto strati di terra e vegetazione, rimangono celati i segreti di antiche civiltà, invisibili agli occhi fino ad oggi. Ad oggi, però, grazie alla tecnologia, stiamo iniziando a svelare questi misteri secolari.

I droni, equipaggiati con strumenti all’avanguardia, stanno diventando i nuovi esploratori, guidandoci in un’era di scoperte che promette di rivelare le meraviglie del passato nascoste proprio sotto i nostri piedi. Un progetto di spicco condotto da Kyle Miller e il suo team nel cuore della giungla guatemalteca illustra perfettamente questo fenomeno.

In questo caso, la tecnologia dei droni ha permesso di riscoprire segreti delle civiltà Maya finora gelosamente custoditi dalla natura. Utilizzando droni professionali DJI, i ricercatori hanno mappato dettagliatamente l’area circostante una piramide Maya, rivelando le rovine con una precisione mai vista prima. La tecnologia LiDAR L2, in particolare, ha giocato un ruolo fondamentale, penetrando la vegetazione per produrre immagini chiare di strutture sepolte da tempo.

La tecnologia LiDAR L2 rappresenta un notevole passo avanti nell’ambito della rilevazione e mappatura aerea, connotandosi come un balzo qualitativo rispetto al suo predecessore, il LiDAR L1. Questo sistema, progettato per l’integrazione su droni, utilizza la luce laser per misurare le distanze dalla Terra, generando dati tridimensionali precisi sulle caratteristiche superficiali del terreno. Una delle sue peculiarità è l’alta velocità di acquisizione dati, che consente di coprire vaste aree in tempi significativamente ridotti rispetto ai metodi di rilevazione tradizionali​.

Il LiDAR L2 si distingue per diverse caratteristiche tecniche avanzate. Tra queste, si evidenziano la capacità di rilevare dettagli minuti grazie a punti laser più piccoli e densi, una portata di rilevazione incrementata del 30% rispetto al modello precedente, e la possibilità di supportare fino a cinque ritorni del segnale laser, permettendo così di catturare più punti sul terreno in aree ad alta densità di vegetazione.

Un nuovo capitolo nella storia Maya grazie ai droni

Recentemente, la tecnologia LiDAR ha svelato oltre 61.000 strutture Maya nascoste sotto la giungla nel Petén, in Guatemala, rivelando una civiltà molto più estesa e complessa di quanto precedentemente ipotizzato. Questa scoperta ha portato a riconsiderare le stime sulla popolazione Maya, suggerendo che potesse sostenere milioni di persone grazie a un avanzato adattamento al clima tropicale, con sistemi di strade rialzate, riserve d’acqua, irrigazione e terrazzamenti.

Le scoperte effettuate hanno trasformato la nostra comprensione dell’organizzazione urbana e architettonica Maya, portando alla luce strade e costruzioni sepolte per millenni dalla fitta vegetazione. Questi ritrovamenti non solo arricchiscono la conoscenza storica riguardante i Maya ma spostano anche i confini di ciò che si credeva possibile in termini di sviluppo e estensione di questa enigmatica cultura.

Il successo di questo e di altri progetti simili evidenzia quanto sia cruciale l’integrazione tra la passione per la storia e le ultime innovazioni tecnologiche nel campo dell’archeologia contemporanea. Questa sinergia tra tecnica e narrazione storica apre nuove prospettive, rendendo l’avventura della scoperta archeologica non solo più efficace, ma anche più coinvolgente e accessibile a tutti.

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Fonte: DJI Academy

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