Aperti i sarcofagi scoperti sotto Notre-Dame dopo l’incendio: ecco di chi erano le due salme sepolte

Svelata l'identità dei due corpi ritrovati nelle fondamenta della cattedrale di Notre-Dame durante i lavori di restauro dopo l'incendio del 2019. I ricercatori hanno aperto i due sarcofagi e scoperto chi erano le due salme e le malattie di cui soffrivano

Sensazionale scoperta in Francia dove gli esperti del centro di ricerca nazionale Inrap, Institut national des recherches archéologiques préventives, e dell’Université Toulouse III hanno aperto i sarcofagi trovati sotto il pavimento di Notre-Dame durante i lavori di restauro della cattedrale della Ville Lumière.

Nel 2019 la cattedrale simbolo di Parigi era stata devastata da un grave incendio che aveva provocato il collasso delle guglie del tetto. Nel posizionare le impalcature nella navata, lo scorso anno sono stati scoperti diversi luoghi di sepoltura e due sarcofagi, di cui uno perfettamente conservato. Adesso archeologi e paleoantropologi hanno svelato l’identità dei due defunti.

Chi erano? Che ruolo avevano nella società francese dell’epoca? Queste alcune delle domande a cui i ricercatori hanno potuto finalmente rispondere. Ipotizzavano già che in uno dei sarcofagi fosse sepolto un alto dignitario francese, ma ora c’è la conferma.

Il suo nome era Sir Antoine de La Porte, deceduto il 24 dicembre 1710 all’età di 83 anni. Così riporta il suo epitaffio. Un ricco prelato che aveva contribuito con le sue finanze alla riqualificazione di Notre-Dame, sepolto dopo la sua dipartita nella cattedrale con tre medaglie raffiguranti la sua effigie.

epitaffio Notre Dame

© Denis Gliksman / Inrap

medaglia sarcofago Notre Dame

© Denis Gliksman / Inrap

Al Museo del Louvre è conservato anche un quadro che lo ritrae. Gli esperti hanno successivamente scoperto di che disturbi soffrisse: gotta, “la malattia dei ricchi” legata al consumo eccessivo di carne, pesce e alcolici e un’infiammazione all’alluce.

Nel secondo sarcofago erano custodite le spoglie di un cavaliere di circa 30 anni, di cui non si conosce però il nome. Nella sepoltura non è stato trovato alcun riferimento, ma questa appare totalmente diversa da quello del prelato, indice di un diverso status sociale.

Sulla sua testa era stata disposta una corona di fiori. Morto per meningite cronica, la cui casa più nota è la tubercolosi. La sua vita non deve essere stata facile. I ricercatori hanno notato che aveva perso rapidamente i denti e che il cranio mostrava una deformazione artificiale.

foglie sarcofago

© Denis Gliksman / Inrap

Le salme “hanno seguito il classico processo di studio dell’archeologia funeraria” ha detto l’archeologo Christophe Besnier. La nuova sepoltura verrà decisa in seguito in accordo con la comunità religiosa e il Ministero della Cultura francese.

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Fonte: Inrap

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