5G, sindaca del Maceretese ne vieta l’installazione. Salgono a 167 i Comuni d’Italia #Stop5G

5G: il sindaco di Potenza Picena firma un’ordinanza con la quale si appella al principio di precauzione per avere dati sugli effetti delle radiofrequenze.

Niente sperimentazione né installazione del 5g sul territorio: la sindaca di Potenza Picena, in provincia di Macerata, firma un’ordinanza con la quale si appella al principio di precauzione sancito dall’Unione Europea nell’attesa di avere dati più certi sugli effetti delle radiofrequenze.

Dopo che la stessa Regione Marche aveva approvato la mozione per fare chiarezza sulle frequenze utilizzate e per conoscere gli eventuali rischi sulla salute della popolazione esposta, ora anche il piccolo comune dice autonomamente no alla sperimentazione del nuovo standard per la comunicazione mobile di quinta generazione.

A deciderlo è la Sindaca Noemi Tartabini con una specifica Ordinanza nella quale si “vieta a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Potenza Picena in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency of Research on Cancer, applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo”.

Si tratta di un altro provvedimento che applica il principio di precauzione in attesa di ulteriori approfondimenti scientifici sull’impatto della nuova tecnologia sulla salute pubblica. Infatti, il 5G si basa su microonde e radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette “onde millimetriche”, che comportano due applicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori, a parità di potenza, per garantire il servizio.

Inoltre, le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema, tant’è che la stessa Commissione Europea ha affermato come il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”, conclude la prima cittadina.

Intanto, Potenza Picena non è il solo Comune ad avviare accertamenti contro la tecnologia 5G. Come si legge sul sito di Alleanza italiana stop 5G, sono 167 i Comuni d’Italia ufficialmente Stop5G, 51 sindaci hanno emanato ordinanze stop5G  e 2 le Regioni che hanno approvato mozioni per la precauzione.

Fonti: Ufficio Stampa Potenza Picena / Alleanza italiana Stop 5G

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