Tappetini yoga ecologici: cosa sono, modelli, guida alla scelta

Qualche anno fa, scegliere un tappetino da yoga era una cosa molto semplice. C'era un range di produttori molto ristretto, e i materassini erano realizzati tutti dello stesso materiale in PVC dalle famose marche sportive della grande distribuzione.

Oggi invece, gli yogini sono sempre di più, e sempre più attenti. Vogliono un prodotto in linea con i principi di sostenibilità, salute e dalle performance ottimali. Cercano uno spazio per il corpo e per l’anima che oltre ad essere funzionale, di qualità e bello esteticamente, abbia anche un basso impatto ambientale. Ed è così che sono nati i tappetini yoga ecologici.

Per essere definito tale, un materassino yoga eco-friendly deve essere realizzato in materiali organici, naturali, etici e sostenibili. Ma quali possibilità esistono? Vediamo quali tipi di materassino è possibile trovare sul mercato in questo momento, a un ragionevole rapporto qualità-prezzo (non troppo cari, ma di autentico valore).

Tappetino yoga ecologico: cosa significa?

Ai giorni nostri l’etichetta “eco-friendly” viene affibiata a tantissimi prodotti e aziende, spesso anche a sproposito. Molti consumatori sono sensibili verso il rispetto per il pianeta e la riduzione del proprio impatto ambientale, e questo spinge i brand ad accaparrarsi la quota green del mercato.

Anche nel mondo dei tappetini per lo yoga funziona così. I veri yogini non si accontentano di un prodotto a buon mercato, né vogliono scendere a compromessi con la plastica. E come risultato, moltissimi brand hanno lanciato il proprio materassino green. Intendiamoci, però: “100% non PVC” non significa niente.

Cos’è allora un tappetino yoga davvero ecologico? In primo luogo, è un materassino realizzato solo con materiali naturali dichiarati sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Poi viene la lavorazione. Minimal se possibile, e a basso impatto sulle risorse (suolo, acqua) lungo tutta la filiera di produzione.

I materassini ecologici hanno alle spalle aziende di piccola-media dimensione, con un’idea di business spesso giovane e innovativa. Cosa implica tutto ciò? Due semplici cose: la prima è che le marche di tappetini green non sono ancora molto conosciute.

La seconda è che per offrire sul mercato un prodotto in 100% materiale naturale il costo del prodotto è un po’ più alto rispetto ai materassini yoga comuni.

Materassini yoga ecologici: tipologie

I tappetini realizzati in materiali eco-friendly non sono molti. La lavorazione responsabile delle materie prime naturali è complessa e questo li rende un prodotto abbastanza di nicchia. Ma dato che la richiesta sta crescendo (chissà, forse anche tu vuoi informarti per acquistarne uno) qui abbiamo raccolto alcune tipologie di tappetini yoga ecologici in commercio.

Tappetini yoga in gomma naturale

I materassini yoga eco-friendly realizzati in gomma naturale sono la tipologia che si adatta alla più ampia categoria di pubblico.

Hanno lo spessore e il grip che servono a garantire la giusta comodità e stabilità allo yogini, senza spostarsi durante la sessione di asana. Piacciono perché accontentano un po’ tutti, dall’esperto al principiante.

Ci sono tanti brand che commerciano tappetini yoga in gomma naturale, ed è importante distinguere un prodotto ecologico solo dichiarato dal mat veramente green.

Il marchio Artletica, per esempio, realizza tappetini yoga ecologici per davvero. Il materassino, infatti, è fatto al 100% da un materiale sostenibile estratto dal Parà tree, l’albero della gomma naturale, o caucciù.

Il loro yoga mat di punta, Soul, ha una base di gomma naturale nera, con un fortissimo grip al suolo e una parte superiore sempre in gomma naturale stampata in 6 colorazioni, totalmente organico ed eco-friendly.

I materassini in gomma piacciono per tanti aspetti. Sono facili da lavare, non trattengono troppo gli odori, e durano per tantissimi anni senza guastarsi. Hanno un peso maggiore rispetto alle alternative, ma sono di gran lunga i più apprezzati.

Tappetino yoga in sughero

Il tappetino yoga di sughero è un’altra scelta green molto inflazionata. Il tessuto vegetale, leggero e isolante permette di creare materassini di spessore ridotto, eco-friendly, comodi anche da viaggio.

Qui però sorge un grande problema: il sughero è una materia prima difficile da reperire, soprattutto negli ultimi tempi. Per essere competitive, molte aziende vendono tappetini in sughero a 20-30 euro, mescolando di fatto la parte vegetale con altri materiali.

Perciò bisogna fare attenzione alle imitazioni: spesso i materassini ecologici ‘in sughero’ sono invece tappetini ibridi contenenti qualche materiale plastico. Il mat in puro sughero, invece, ha prezzi spesso proibitivi.

Quali sono le opinioni riguardo un tappetino yoga in sughero? C’è chi apprezza il grip del materiale, o chi adora l’idea di meditare su un materassino legnoso.

Tuttavia poggiare schiena, ginocchia e gomiti su un tappetino di sughero può dare sensazioni contrastanti. Inoltre, devi considerare che tenderà a deteriorarsi più facilmente rispetto a un materassino di gomma naturale (più elastico e resistente per natura) o a trattenere un po’ più gli odori.

Tappetini per lo yoga in tessuto

Una terza tipologia, infine, è quella dei materassini yoga in tessuto. Parliamo sia di spessi ‘tappeti’ in cotone, canapa o fibre tessili, sia di semplici stuoie con spessori a partire da 1 mm, simili a un asciugamano.

Anche in questo caso, il materiale dello yoga mat è naturale, perché in fibra tessile. Chi acquista un tappetino di questo tipo vuole un prodotto da viaggio, pieghevole e trasportabile dappertutto.

Il punto debole è che il materassino in tessuto è decisamente poco adatto all’allenamento quotidiano. Sono molto gradevoli, per esempio, per una sessione di yoga in riva al mare, ma sul pavimento di casa sarà come non avere un appoggio sotto i piedi.

Attenzione quindi alla sottigliezza del tessuto: bastano un terreno duro o una posizione yoga un po’ complessa per farti rimpiangere qualche millimetro di morbidezza in più.

Come scegliere un tappetino da yoga

Il materiale nei materassini Yoga

I materiali utilizzati nella fabbricazione del tappetino da yoga determineranno la sua aderenza, il suo comfort, il suo rispetto per l’ambiente ma anche per il tuo corpo. Soffermarsi sulla scelta è fondamentale per un’esperienza di yoga piacevole.

Alcuni materiali saranno molto morbidi al tatto, donando un effetto “cocooning” alla vostra pratica. Altri saranno molto aderenti e vi permetteranno di eseguire tutte le posizioni, comprese quelle più pericolose, con fiducia e senza il rischio di scivolare. Alcuni materiali sono naturalmente antibatterici per una pratica sana e igienica.

E per il massimo rispetto del Pianeta, oggi esistono diversi materiali eco-responsabili che vi permettono di praticare con impegno.

Riassumendo:

  • I materiali più piacevoli al tatto: microfibra, sughero, cotone organico
  • I materiali più antiscivolo: gomma naturale, PU, sughero, microfibra
  • I materiali più ecologici: sughero, gomma naturale, cotone organico, juta (anche se un po’ ruvida e non molto piacevole da toccare)
  • I materiali più igienici: gomma naturale, sughero (naturalmente antibatterico), cotone organico (per la sua facilità di manutenzione)

A seconda del tipo di pratica, ma anche delle vostre esigenze personali, sceglierete un modello di tappetino piuttosto che un altro. Tuttavia, in generale, alcuni criteri devono essere presi in considerazione per essere sicuri di non fare un errore nella vostra scelta.

Aderenza del tappetino

L’aderenza di un tappetino da yoga (Grip) garantisce una pratica stabile, soprattutto per chi è alle prime armi o per chi pratica un allenamento piuttosto intenso.

La presa di un tappetino da yoga si misura su 2 livelli:

  • L’aderenza al pavimento: a seconda del materiale utilizzato per la base del tappeto (la parte inferiore), sarà più o meno aderente al pavimento. Mentre un tappetino in PVC scivolerà su alcuni pavimenti, altri tappetini come quelli in gomma naturale rimarranno in posizione su qualsiasi tipo di pavimento. Un tappetino da yoga con una buona presa sul pavimento vi permetterà di praticare con fiducia senza paura che il tappetino si muova sul pavimento e voi cadiate.
  • La presa del corpo: quanto è importante? Questo è probabilmente uno dei criteri più importanti per scegliere un tappetino da yoga. Questa presa è creata dalla superficie del tappeto. Alcuni tappetini, come quelli in PVC, sono abbastanza scivolosi e ancora di più quando si suda.

Spessore del materassino

Lo spessore del tappetino va selezionato in base alla tipologia di yoga che si pratica, ma anche il comfort che si cerca in particolare per le articolazioni.

Più il tappetino è spesso e morbido, più sarà comodo, soprattutto se vi sedete o vi sdraiate spesso. Più sottile e denso è il tappetino, migliore sarà il tuo equilibrio e la tua stabilità su di esso, specialmente se fai molte pose in piedi e in equilibrio.

Scegliete quindi un tappetino che abbia uno spessore di almeno 4 o 5 mm: andrà bene per qualsiasi tipo di esercizio facciate.

Peso dello yoga mat

Il peso del tappetino da yoga dipenderà dai materiali di cui è fatto. Il peso di un tappetino da yoga può variare da 1 a 3 kg. Più denso è il materiale, più pesante è il tappetino.

Questo è per esempio il caso della gomma naturale. I tappetini in PVC hanno il vantaggio di essere molto leggeri, ma il loro impatto sull’ambiente è molto pesante.

In generale, il peso del  tappetino da yoga non dovrebbe essere un ostacolo e di solito è un segno della sua qualità. Mostra che è fatto di materiali forti e durevoli, che manterranno il materassino da yoga in buone condizioni il più a lungo possibile.

Più un tappetino è pesante e denso, meglio si poserà sul pavimento. Si dispiega facilmente e si stende in piano su tutti i tipi di pavimento senza rimbalzare o arricciarsi, come possono fare i tappetini più leggeri come quelli in PVC o TPE.

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