Quintali di pesce spada e tonno scaduti, non tracciati e pescati illegalmente: maxi sequestro tra Veneto e Lombardia nel corso dell'operazione "Varuna" condotta dalla Guardia Costiera
Sono ben 8 i quintali di pesce sequestrati negli scorsi giorni dalla guardia costiera del Veneto nel corso della maxi operazione “Varuna”. La stragrande maggioranza del pesce spada e del tonno alalunga, infatti, era pronta per essere messa in commercio senza alcuna etichettatura obbligatoria con le informazioni relative alla tracciabilità, mentre diversi chili di pesce erano persino scaduti, quindi potenzialmente pericolosi per la salute.
La grande operazione, condotta a livello interregionale per contrastare la pesca illegale e controllare la filiera ittica, ha visto impegnati 40 agenti e 4 motovedette della guardia costiera del Veneto. In totale sono scattate 11 sanzioni per oltre 19.mila euro. I 57 controlli a tappeto hanno riguardato sia i venditori di pesce al dettaglio che all’ingrosso, oltre i mercati ittici e le imbarcazioni addette al trasporto di pesce.
Pesce senza etichettatura e pescato illegalmente
Nel corso delle attività sono stati trovati quintali di pesce spada e tonno alalunga senza etichettatura (obbligatoria in ogni fase della commercializzazione, dalla cattura/raccolta alla vendita e somministrazione al consumatore finale). Gran parte del pesce spada rinvenuto era stato pescato nel Mediterraneo in un periodo – che va dal 1o gennaio al 31 marzo di ogni anno – in cui la pesca a questa specie è vietata per legge.
Inoltre, all’interno di uno stabilimento all’ingrosso della di Bergamo non era stata applicata la regolare procedura di autocontrollo basata sui principi del sistema HACCP e sono stati trovati prodotti ittici scaduti e riportanti termine minimo di conservazione superato di validità, per i quali è subito scattata la distruzione.
Com’è ormai noto, il pesce rientra tra gli alimenti più soggetti a contraffazioni e bisogna stare molto attenti al momento dell’acquisto, leggendo bene le etichette per avere informazioni trasparenti sul tipo di prodotto (spesso una specie viene spacciata per un’altra) e sulla provenienza.
Fonte: Guardia Costiera Venezia
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