Spreco alimentare, ogni settimana ognuno di noi getta mezzo chilo di cibo nella spazzatura

Lo spreco alimentare sembra essere in calo, ma, almeno in Italia, ancora gettiamo 75 grammi di cibo al giorno, soprattutto frutta e pane. Come possiamo ridurlo ulteriormente?

Bene, ma non benissimo: rispetto allo scorso anno, complice probabilmente l’aumento dei prezzi, lo spreco alimentare in Italia è sceso del 12%, ma ancora c’è molto da fare se consideriamo che gli italiani gettano in media mezzo chilo pro capite a settimana di cibo.

È quanto emerge dal report Il caso Italia 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, presentato in vista della decima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del prossimo 5 febbraio, per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dell’Università di Bologna, su monitoraggio Ipsos.

Leggi anche: Sprechi alimentari: 10 consigli per ridurli e risparmiare

In base ai nuovi dati che si riferiscono al mese di gennaio 2023, gli italiani gettano in media 524,1 grammi pro capite a settimana di cibo, contro i 595,3 grammi della scorsa indagine, pari a circa 75 grammi di cibo al giorno e 27,253 kg annui. Si spreca di più al Sud (+8% rispetto alla media nazionale) e nelle famiglie senza figli (+38%).

I numeri dello spreco alimentare in Italia

L’indagine non può non sentire il peso e l’onda lunga di due anni di covid sulle abitudini quotidiane: per 1 italiano su 3 (33%) si sono ridotte drasticamente le colazioni, pranzi e per 4 italiani su 10 anche l’abitudine dalla cena al ristorante (42%).

Sono diventati, inoltre, centrali i temi relativi alla sostenibilità alimentare (36%): il 35% del panel ha aumentato il consumo di legumi e derivati vegetali a scapito della carne e delle proteine animali, mentre il 29% ha aumentato l’acquisto di prodotti a km0. E, nonostante l’aumento dei prezzi al consumo, la spesa alimentare è infatti quella che diminuisce meno (18%), dietro solo alle spese mediche (11%) e di cura alla persona (17%). “Risparmio”, dunque, non è più la parola chiave nei comportamenti degli italiani, solo il 7% dichiara di metterla al primo posto nei comportamenti di acquisto: prevale piuttosto la “pragmaticità”, per 6 italiani su 10, la qualità per il restante 32%.

Quali sono i cibi più sprecati ogni giorno?

Ecco i cibi più sprecati ogni giorno:

  • frutta per 3,4 grammi
  • pane per 2,3 grammi
  • insalata
  • verdure
  • aglio
  • cipolle

Rispetto a due anni fa e a parità di budget destinato alla spesa alimentare, si legge ancora nel rapporto, quasi 1 italiano su 3 presta attenzione alla riduzione del consumo di carne (26%), e 4 italiani su 10 quando fanno la spesa ragionano sulla base di promozioni e offerte, ma anche della sostenibilità di produzione e consumo del cibo (27%).

5 consigli per ridurre lo spreco e risparmiare

  1. La spesa intelligente
    Quando si deve fare la spesa, basta acquistare ciò che si può consumare davvero, anche a breve termine. Può essere utile fare anche un piano/menu settimanale in modo da inseriore nella lista della spesa solo ciò che serve per la settimana. Facciamo attenzione anche alle date di scadenza
    Leggo anche: 10 cibi che si possono mangiare dopo la data di scadenza (ma anche no!)
  2. Le quantità
    Quando si cucina, meglio non preparare più cose di quante non siano necessarie, mentre gli eventuali avanzi possono far comodo per i giorni successivi. Basta conservarli correttamente in frigo o freezer
  3. Le ricette antispreco
    In alternativa al frigo o al freezer, se a tavola avanza qualcosa o se frutta e verdura in frigo iniziano a deteriorarsi sfruttiamoli al meglio preparando ottimi piatti “di riciclo”
    Leggi anche: Come riciclare gli avanzi: la guida per non buttare più il cibo nella spazzatura
  4. Al ristorante
    Se al ristorante o in pizzeria, lasciamo gran parte del cibo nel piatto chiediamo di portare i nostri avanzi a casa. In questo modo, non solo avremo pronto il pranzo per il giorno dopo, ma eviteremo anche di contribuire alla produzione di rifiuti del ristorante
  5. Compriamo prodotti freschi e di stagione
    Se appena raccolti, durano di più e, se possiamo, cuciniamoli subito ma soprattutto non eccediamo nelle quantità

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Fonte: Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability

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