Dall’orfanotrofio in Etiopia all’oro ai Campionati europei: la storia di Yeman Crippa ci riconcilia con il genere umano

Dall'infanzia in un orfanotrofio di Addis Abeba allo storico oro ai Campionati europei di Atletica leggera: la storia di riscatto di Yeman Crippa scalda il cuore e ci dà un'iniezione di fiducia nei confronti dell'umanità

Ci ha regalato un oro strepitoso nei 10.000 metri, la distanza più lunga dell’atletica leggera su pista. Per circa 4 anni Yeman Crippa si è allenato duramente per raggiungere questo ambizioso obiettivo e ieri, finalmente, è riuscito a coronare il suo sogno all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, diventando così il quarto azzurro a vincere in questa specialità ai Campionati europei di Atletica leggera.

Il 25enne di origini etiopi ha sfoderato tutta la sua grinta e determinazione, superando il norvegese Zerei Kbrom Mezngi e il francese Yann Schrub. E arrivato al traguardo – in 27’46″13 – si è lasciato travolgere da una gioia incontenibile, sventolando la bandiera tricolore.

C’è tanta liberazione, c’era tanta voglia di conquistare questa medaglia che ora è arrivata – ha commentato Crippa –. Sono contento che il mio nome sia assieme a quello di tanti campioni del passato.

Dall’orfanotrofio in Etiopia all’oro ai Campionati europei

Ma dietro quella vittoria storica non c’è solo tanto impegno e sacrificio, ma una storia di dolore e di riscatto. Infatti il campione 25enne, che adesso vive in Trentino, ha trascorso la sua infanzia in un orfanotrofio ad Addis Abeba, in Etiopia insieme ai suoi 5 fratelli e 2 cugini da una coppia di Milano.
Qui ha iniziato a giocare a calcio per poi scoprire la sua vera vocazione, che gli ha già regalato grandi soddisfazioni: l’atletica.

“Sono la mamma di Yeman ma anche di Neka, Kalamu, Gadissa, Mekdes, Elsa, Asnakec, Mulu, e Uonishet, volevo solo precisare che i miei figli erano nove, Uonishet purtroppo non c’è più. Otto li abbiamo adottati nell’orfanotrofio di Addis Abeba. Non sono a Monaco perché devo lavorare, ma anche domani mattina farò una videochiamata con Yeman prima dei suoi 10.000 metri. Grazie, Luisa”, ha scritto mamma Luisa in un commento sulla pagina Facebook de I sentinelli.

Il nobile gesto di Roberto Crippa e Luisa Fricchione è stato premiato nel 2019 anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto riconoscere “lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che li ha visti adottare otto giovani etiopi rimasti orfani in seguito alla guerra civile”.

L’emozionante e travagliata storia di Yeman Crippa è un’iniezione di fiducia nei confronti del genere umano (e di questi tempi ne abbiamo proprio bisogno).

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Fonte: European Atletichs

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