Può un pallone da calcio ricaricare il nostro smartphone? Se siete pronti a dire no, fermatevi. Non conoscere Soccket, il generatore portatile a forma di palla (taglia 5) che accumula l'energia cinetica che si genera durante il rotolamento, per poi convertirla e conservarla sotto forma di energia elettrica
Può un pallone da calcio ricaricare il nostro smartphone? Se siete pronti a dire no, fermatevi. Non conoscere Soccket, il generatore portatile a forma di palla (taglia 5) che accumula l’energia cinetica che si genera durante il rotolamento, per poi convertirla e conservarla sotto forma di energia elettrica.
Due calci al pallone con gli amici e via, basta inserire nell’apposito foro il cavo di ricarica e il gioco è fatto. L’esterno di Soccket è realizzato con una particolare schiuma impermeabile (simile a quella dei costumi) ed estremamente resistente che rimane comunque morbida al tatto. A guardarlo sembra un normalissimo pallone, solo con qualche grammo in più ma senza il rischio di forarsi o di sgonfiarsi.
Lo speciale pallone è stato assemblato e testato a New York, prima di essere inviato per la sperimentazione. Attualmente è in uso in Nord America, Sud America e Africa, con piani di espansione importanti.
Utilizzando la tecnologia in attesa di brevetto creata dalle otto menti del gruppo Uncharted, con una sorta di meccanismo simile a quello del pendolo al suo interno Soccket cattura l’energia cinetica generata durante il gioco e la conserva nella palla per poterla utilizzare come fonte di alimentazione.
Quanta energia produce? Bastano soli 30 minuti di gioco per alimentare una semplice lampada a LED per 3 ore. Ed ecco le specifiche: il dispositivo da 6 watt pesa poco meno di 500 grammi, è privo d’aria, è a prova di deflazione e resiste all’acqua.
A cosa serve? Gli uso potrebbero essere molteplici. Da quanto è stato realizzato il primo prototipo, sono state molte le idee suggerite al team da parte di persone che vorrebbero usarlo per vari scopi ma quella più interessante riguarda le famiglie dei paesi più poveri, che vivono ancora senza luce. Con poco esse potrebbero avere più di quanto dispongono adesso.
Senza utilizzare fonti fossili. L’energia è prodotta infatti dai bambini e dai ragazzi che trascorrono i loro pomeriggi divertendosi dietro ad un pallone.
Francesca Mancuso
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