Quando correre non fa bene solo a noi stessi ma anche all’ambiente

Sono sempre più numerose manifestazione podistiche -agonistiche e non - che fanno dell'ecologia un solido cardine del loro svolgimento

Se dovessimo provare ad eleggere la pratica sportiva più green, sicuramente la corsa – e tutte le attività ad essa legate – sarebbe una delle maggiori favorite. Correre infatti è uno sport già di per sé vicino all’ambiente dato che , nella maggior parte dei casi , la sua pratica è all’aria aperta e a stretto contatto con la natura ed ora si sta rapportando sempre più concretamente alla salvaguardia della terra. A confermare questa tendenza basti citare le sempre più numerose manifestazione podistiche -agonistiche e non – che fanno dell’ecologia un solido cardine del loro svolgimento.

La maratona di Austin in Texas () è, senza dubbio, quella più eco-friendly. La rivista Runners World USA , una delle più rinomate nel settore, le ha infatti assegnato il primato per il 2009. Le motivazioni sono ineccepibili: registrazioni 100% online, riciclo totale dei rifiuti, mezzi pubblici incrementati tanto da garantire il loro utilizzo dalla maggioranza degli atleti, toilette eco compatibili, veicoli di assistenza alimentati a biodiesel, utilizzo di energia solare per gran parte delle strutture dell’evento e prodotti post gara (integratori e alimenti) totalmente biologici. In più, parte degli introiti delle iscrizioni è stata devoluta a diverse organizzazioni impegnate in tematiche socio-ambientali. Quella del 2010 si correrà il 14 febbraio, il giorno di San Valentino. Gli innamorati della corsa potrebbero farci un pensiero.

Anche in Italia però possiamo finalmente dire che correre sta diventando sempre più verde. Su questi canali avevamo già citato non troppo tempo fa due eventi podistici: L’Ecomaretona – corsa a tappe lungo lo stivale che aveva l’obiettivo di creare un evento sportivo in grado di associare l’attività fisica con il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente – e la Green Race 2009, tenutasi lo scorso ottobre a Milano capace di regalare anche al “grigio” capoluogo lombardo un tocco di verde.

Ora invece è  il turno della maratona di Milano. Sebbene meno radicale e marcata rispetto all’evento texano di Austin, anche questa competizione che si terrà l’11 aprile del 2010, ha sposato la causa dell’ecologia tanto da ricevere un riconoscimento nell’ambito del festival internazionale dell’ambiente. È stata infatti premiata con il premio di prima maratona italiana “CO2 emission free”: sarà il primo evento a neutralizzare l’emissione prodotta di anidride carbonica, mediante la piantumazione di un impianto boschivo. Gli organizzatori della maratona meneghina si sono avvalsi della collaborazione di Ecoway, la società specializzata nel settore dei cambiamenti climaticirealtà che ha, tra l’altro, redatto il progetto “No green house effect- emission free” ispirato al protocollo di Kyoto.

Milano City Marathon ed Ecoway contro l’emissione di CO2 hanno quindi trapiantato 18000 alberi in un’area verde tra Milano e Pavia. Così facendo saranno neutralizzati tutti gli sprechi prodotti dagli spostamenti degli atleti, dai pettorali utilizzati e dall’uso della carta per volantini e manifesti dell’evento.

La corsa quindi si sta muovendo, non solo nella sua pratica da sempre parte integrante dell’ambiente, verso una mentalità capace di renderla uno sport “economico”. Un’economicità non relegata esclusivamente al portafoglio (con i suoi bassi costi per praticarlo) bensì a tutte le norme di tutela ambientali. D’ora in poi correre nel verde sarà ancora più green!

 

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