Ci sono sogni che si inseguono col cuore, prima ancora che con le gambe. Quello di Pippo Tortu è uno di quelli. Il sogno realizzato di un ragazzo di appena 20 anni. Uno sconosciuto rispetto al più celebre Usain Bolt o a Pietro Mennea. Ma a Madrid, pochi giorni fa, Pippo ha conquistato un record da brividi: ha percorso i 100 metri sotto i 10 secondi facendo impazzire l'Italia intera, orfana della nazionale di calcio ai Mondiali di Russia
Ci sono sogni che si inseguono col cuore, prima ancora che con le gambe. Quello di Pippo Tortu è uno di quelli, il sogno realizzato di un ragazzo di appena 20 anni. Uno sconosciuto rispetto al più celebre Usain Bolt o a Pietro Mennea. Ma a Madrid, pochi giorni fa, Pippo ha conquistato un record da brividi: ha percorso i 100 metri sotto i 10 secondi facendo impazzire l’Italia intera, orfana della nazionale di calcio ai Mondiali di Russia.
Pippo entra dunque nella storia dell’atletica italiana, con la sua grande impresa. A Madrid il giovane atleta sardo-brianzolo ha addirittura superato uno dei record più monumentali, quello di 10.01 di Pietro Mennea nei 100 di Città del Messico, stabilito il 4 settembre 1979.
Tortu è arrivato secondo nella finale della gara madrilena, ma il cronometro gli ha assegnato il premio più ambito, quello di un tempo a tre cifre: 9.99 (vento +0.2), due centesimi meglio del record di Pietro Mennea.
“Lui rimane il più grande – sono le parole di Filippo – non ci sono discussioni. Io sono felice per questo risultato, ma Pietro ha fatto la storia dello sport. Oggi il merito è al 99% di mio padre Salvino, è lui che si realizza per questo mio risultato, si realizza come tecnico capace di innovare, di portare nuove idee e metodologie. È un grande allenatore”.
In gara a precederlo è stato solo il cinese Su Bingtian, con un tempo di 9.91. Nonostante la delusione iniziale, Tortu ha atteso il responso del cronometro e in quel momento realizza di aver compiuto una vera e propria impresa. Quando appaiono le 3 cifre, è un tripudio di gioia. Pippo grida, corre, abbraccia tutti, il fratello Giacomo per primo, e poi il suo team, il manager, il padre.
Ecco le parole di Pippo Tortu dopo aver conquistato il record e il titolo:
Pippo è il più giovane d’Europa a scendere sotto i 10 secondi
Con i suoi 20 anni compiuti il 15 giugno, Filippo Tortu è diventato il più giovane atleta europeo della storia a scendere sotto i 10 secondi, superando anche il francese Lemaitre che aveva tre settimane in più quando riuscì ad abbattere il muro dei 10 secondi nei 100 metri (9.98 a Valence, il 9 luglio 2010) quando aveva 20 anni e 28 giorni.
A livello globale, lo sprinter azzurro è il terzo in questa speciale classifica dei più giovani ad aver abbattuto la fatidica barriera. Prima di compiere vent’anni ci sono riusciti solo lo statunitense Trayvon Bromell, recordman mondiale under 20 con 9.97 (a Eugene il 13 giugno 2014, a 18 anni, 11 mesi e 3 giorni di età), e il nigeriano Seun Ogunkoya, 9.97 a Formia il 13 luglio 1997, a 19 anni, 6 mesi e 16 giorni.
“La mia strada è già fissata, questo record non cambia molto, l’obiettivo annuale è rappresentato dai Campionati Europei. Se mi migliorerò ancora? Io credo di sì: faccio atletica per migliorarmi sempre” dice Tortu.
Appena 20 anni, grinta da vendere, le idee chiarissime e un’infinita voglia di mettersi in gioco, di superare i propri limiti, e perché no, anche di vincere.
Bravo Pippo!
LEGGI anche:
- Basket 3×3, che impresa! Le Azzurre sono campionesse del mondo
- Storica vittoria! L’Italia andrà ai Mondiali di calcio… con le donne!
Francesca Mancuso