Un video mette a confronto le performance degli atleti olimpici e paralimpici dimostrando come meritino lo stesso rispetto e ammirazione
In occasione dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024 di cui è partner, una azienda francese ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per abbattere i pregiudizi sulla disabilità, mettendo in luce le incredibili prestazioni degli atleti paralimpici.
Attraverso un video coinvolgente, la campagna intitolata “Quando ami lo sport, ami lo sport” mette a confronto le performance degli atleti olimpici e paralimpici, dimostrando che la passione, il rigore e la dedizione sono alla base di ogni successo sportivo, indipendentemente dalle capacità fisiche degli atleti.
L’iniziativa di Orange, realizzata in collaborazione con l’agenzia Publicis Conseil, non si limita a sostenere un grande evento sportivo, ma punta a promuovere una società più inclusiva, sensibilizzando il pubblico sulla realtà delle persone con disabilità. Il messaggio chiave è che lo sport non conosce limiti e che gli atleti paralimpici meritano lo stesso rispetto e ammirazione dei loro colleghi normodotati.
Lo spot mostra uno split screen delle finali olimpiche e paralimpiche T13 dei 1.500 metri maschili ai Giochi di Rio 2016 facendoci vedere come non ci sia alcuna differenza. Abbiamo la stessa tensione prima che cominci la corsa, la suspence fino al traguardo e la gioia che esplode nei medagliati quando lo tagliano.
A ben guardare, in realtà, seppur le due gare sembrino perfettamente identiche, non è così. Il primo classificato tra gli atleti ipovedenti ha infatti fatto registrare un tempo di 1,7” più veloce di quanto ha fatto il primo degli atleti normodotati che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi. E non è finita qui perché questo record non è il solo dato che ci sono altri quattro atleti paralimpici che hanno già battuto i loro colleghi olimpici senza disabilità. Tutto ciò dimostra ancora una volta le eccezionali prestazioni che sono in grado di compiere.
Proprio per ribadire questo messaggio, lazienda ha voluto si impegnarsi per favorire l’inclusione e l’accessibilità, dimostrando che la disabilità non deve essere un ostacolo allo sviluppo personale e professionale.
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Fonte: Orange
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