Hanno conquistato ben tre medaglie alle Paralimpiadi invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud. Gli atleti italiani sono andati oltre le aspettative. L'obiettivo della compagine azzurra infatti era superare il magro bottino di Sochi 2014, quando non venne conquistata alcuna medaglia
Hanno conquistato ben tre medaglie alle Paralimpiadi invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud. Gli atleti italiani sono andati oltre le aspettative. L’obiettivo della compagine azzurra infatti era superare il magro bottino di Sochi 2014, quando non venne conquistata alcuna medaglia.
Nelle prime due giornate di gara, il duo Bertagnolli-Casal ha dato spettacolo. Hanno prima conquistato la medaglia di bronzo in Libera per la categoria “visually impaired”, dietro alla coppia di slovacchi formaya da Jacub Krako e Branislav Brozman e ai canadesi Mac Marcoux e Jack Leitch. Poi è arrivato anche l’argento nel Super G.
I due trentini hanno fermato il crono sul 1:26.29, ad appena 18 centesimi dai vincitori della gara, Krako e Brozman (1:26.11). Al terzo posto, Haraus e Hudik (1:26.66).
“Abbiamo sciato bene nella seconda parte ci siamo sciolti e siamo davvero contenti. Nessun rammarico per l’oro sfiorato, non abbiamo fatto errori e abbiamo dato il massimo battendo coppie dalla massa importante” ha detto Bertagnolli a fine gara.
Tutta l’attenzione era puntata su Bertagnolli, non vedente, che ad appena 19 anni ha già conquistato l’oro negli ultimi Campionati mondiali, l’argento nel gigante e il bronzo nel supergigante.
Due medaglie su due alla loro prima Paralimpiade invernale: dopo il bronzo di ieri, è argento nel #SuperG per la coppia visually impaired #Bertagnolli–#Casal. Rivediamo la loro discesa e i festeggiamenti ????? #PyeongChang2018 #Paralympics pic.twitter.com/fwusxJvH8w
— RaiSport (@RaiSport) 11 marzo 2018
La terza medaglia invece è opera di Manuel Pozzerle, che si è aggiudicato l’argento nello snowboard cross per atleti con disabilità agli arti superiori. Al primo posto si è piazzato l’australiano Simon Patmore.
Buone notizie anche dal para ice hockey. Alla quarta partecipazione paralimpica, l’Italia si è piazzata tra le prime quattro potenze del mondo. Dopo la vittoria nella partita inaugurale con la Norvegia agli shootout, Planker e compagni hanno conquistato un’altra vittoria nei giorni scorsi battendo la Svezia per 2-0.
“È una grande gioia di tutto il movimento. Siamo partiti nel 2005 e abbiamo fatto la Paralimpiade a Torino l’anno successivo che eravamo appena nati. Oggi centriamo un obiettivo raggiunto grazie a tutti quelli che sono passati per questa Nazionale – spiega il tecnico azzurro Massimo Da Rin – In tanti hanno fatto il tifo per noi: in questi dodici anni siamo cresciuti molto. Sapevamo che la Svezia aveva un buon portiere e che si erano risparmiati col Canada, ma non ci hanno impensierito pur giocando una grande partita. In questi momenti conta solo una cosa: il risultato“.
Adesso l’attesa è per giovedì quando la nazionale italiana sfiderà la vincente tra Stati Uniti e Corea del Sud.
“Un pezzo di storia è già scritta, ora bisogna proseguire. Finalmente siamo arrivati alla semifinale, quindi seguiteci”, sono le parole di Gigi Rosa.
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Francesca Mancuso