Addio Sinisa Mihajlovic, alla fine ha vinto la leucemia con cui stava giocando la sua partita più importante

Sinisa Mihajlovic è morto. L'ex allenatore del Bologna, ex difensore di Roma e Lazio da anni era malato di leucemia. Nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate

Sinisa Mihajlovic ci ha lasciato. L’ex allenatore del Bologna, ex difensore di Roma e Lazio, da anni malato di leucemia, è morto a Roma. Aveva 53 anni.

Quando nel 2019 aveva scoperto di essere malato lo aveva voluto annunciare a tutto il mondo sportivo e non solo. “La batterà giocando all’attacco”. In tutti questi anni Mihajlovic profondamente segnato dalla sofferenza, non si è mai arreso. Prima la chemioterapia, poi il trapianto di midollo al Sant’Orsola di Bologna, il 22 novembre le dimissioni. Ma ad inizio 2022 i nuovi campanelli d’allarme, negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate.

Adesso questa notizia sconvolge la famiglia, gli atleti, i suoi ex compagni di campo incontrati durante le sue due carriere, quella da giocatore con cui vinse la Coppa Campioni con la Stella Rossa nel 1990 e quella di allenatore, ma anche i tantissimi fans che in questi anni, lo hanno incoraggiato a non mollare.

Figlio di madre croata e padre serbo, nato a Vukovar ma cresciuto nella vicina Borovo, aveva giocato nella ex Jugoslavia per poi passare alla Vojvodina. Nel 1992 l’arrivo in Italia con la Roma e da lì poi la Sampdoria, la Lazio e l’Inter collezionando gol, scudetti, Coppa delle coppe, Coppa Italia, Supercoppe. E poi l’altra carriera, quella di allenatore, prima come vice di Mancini all’Inter e poi la più grande sfida, quella col Bologna. Durante tutta la malattia si è mostrato forte agli occhi del mondo, dando forza perfino alla sua famiglia e incoraggiando l’Italia a diventare donatori di midollo osseo.

L’annuncio della famiglia

Questo il comunicato rilasciato dalla famiglia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.

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