Dalla parte di Luca Venturelli, l’atleta autistico escluso dagli Europei paralimpici per il suo QI troppo alto

Sfuma il sogno sportivo per Luca Venturelli, campione di atletica autistico, escluso dagli Europei paralimpici. Non potrà gareggiare all'estero per una regola, finita al centro delle polemiche, che non accetta atleti con quoziente intellettivo superiore a 75. "Molto spesso le persone autistiche hanno QI molto alti, ma questo non significa che non abbiano difficoltà in molti ambiti: sociali, verbali, interessi assorbenti, sensoriali e nelle autonomie", spiega Luca. Noi ci uniamo all'appello della giovane promessa sportiva italiana affinché la normativa venga cambiata al più presto.

Il sogno di Luca Venturelli, 18enne mezzofondista romagnolo con autismo, era quello di correre agli Europei Paralimpici, che si sono tenuti quest’estate in Finlandia. Ma all’ultimo, nonostante la qualificazione all’evento fosse avvenuta con risultati soddisfacenti, ha visto crollare ogni sua speranza.

Il motivo? Il ragazzo è ritenuto troppo intelligente per gareggiare a livello internazionale. Il suo quoziente intellettivo (QI) è infatti pari a 97, di gran lunga superiore rispetto al limite fissato a 75 dal regolamento sportivo.

Una regola, ritenuta assurda e troppo restrittiva dalla giovane promessa dell’atletica paralimpica italiana, che commenta la vicenda con l’amaro in bocca.

Molto spesso le persone autistiche hanno QI molto alti, ma questo non significa che non abbiano difficoltà in molti ambiti: sociali, verbali, interessi assorbenti, sensoriali e nelle autonomie. – spiega l’atleta in un filmato pubblicao su Instagram  – Il QI intellettivo non ci rappresenta.

Purtroppo c’è un regolamento internazionale che non è specifico per gli atleti autistici, ma per una grande categoria “cognitiva relazionale” che contiene molte persone diverse. Questa regola mi ha fermato, ma non fermerà la mia voglia di allenarmi e gareggiare. Lo sport e’ la mia vita.

Una regola da cambiare al più presto (per uno sport davvero inclusivo)

La regola in questione, che interessa la categoria delle disabilità relazionali, è stata introdotta di recente, ma non tiene conto di altre caratteristiche della persona. Per Luca Venturelli si prospettava addirittura la partecipazione alle Paralimpiadi di Parigi nel 2024, ma a causa di questi criteri il sogno è finito ancor prima di iniziare, dato che potrà gareggiare all’interno dei confini nazionali.

Per il giovane la notizia dell’esclusione dagli Europei è stata un fulmine a ciel sereno. Venturelli aveva già inoltrato il dato relativo al suo QI da tempo e la comunicazione è stata data al suo allenatore e ai suoi genitori soltanto quando si era già qualificato per la competizione.

Adesso la speranza dell’atleta romagnolo, molto amato in Italia e seguitissimo sui social, è che la regola – fortemente limitante nei confronti degli sportivi con autismo – possa essere rivista al più presto.

“Ho fiducia nel nostro Comitato paralimpico italiano e nel nostro presidente Pancalli, perché trovi un posto anche per noi, che da sempre corriamo in salita” si augura Luca Venturelli.

E anche noi ci uniamo al suo appello affinché lo sport possa essere davvero inclusivo e non tarpi le ali a nessuno!

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Fonte: Luca Venturelli (Instagram)

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