Lo sport entra finalmente nella Costituzione, ma in Italia 3 scuole elementari su 5 non hanno una palestra

Approvato all'unanimità dal Senato il ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole: d’ora in poi la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. Ma in Italia rimangono migliaia di scuole con serie carenze strutturali

Benvenuto al nuovo articolo 33 della Costituzione! Lo sport diventa uno dei valori tutelati dalla Carta. La Camera ha infatti approvato ieri in via definitiva all’unanimità la proposta di legge costituzionale che inserisce la tutela dello sport in Costituzione.

Il provvedimento aveva già ricevuto il via libera dal Senato in seconda lettura a maggio scorso e in prima lettura il 13 dicembre 2022 e sempre alla Camera c’era già stata un’approvazione unanime il 4 aprile. Un lungo iter che ha portato a un buon risultato anche se, nei fatti, ci sarebbe contemporaneamente bisogno di un incisivo intervento nelle strutture dove lo sport si pratica, a partire dalle scuole.

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Il testo è composto di una sola norma che all’articolo 33 della Carta, dove si parla di arte e scienza, inserisce:

La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

Non viene usata quindi la parola “sport”, ma “attività sportiva”, per sottolineare l’attenzione – insieme con “benessere psicofisico” – al ruolo sociale di questa sfera della nostra quotidianità.

Nel testo originale del 1948, la Carta costituzionale non faceva alcun riferimento all’attività sportiva e gli unici riferimenti presenti in fonti di rango costituzionale erano previsti dagli Statuti speciali del Trentino-Alto Adige, che assegna alla potestà legislativa concorrente la materia “attività sportive e ricreative con i relativi impianti ed attrezzature”, e del Friuli Venezia Giulia, che attribuisce alla potestà legislativa regionale primariala materia “istituzioni sportive”.

Poi, con la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, lo sport è entrato nella Carta costituzionale, ma con limitati fini del riparto di competenze legislative fra Stato e Regioni: l’articolo 117, comma 3, infatti, annovera infatti “l’ordinamento sportivo” fra le materie di competenza concorrente.

Ma ora? Probabilmente è giunto il momento che si facciano i giusti investimenti e si pongano in essere risorse per costruire nuove palestre, a partire dalle scuole assai disastrate.

Si defiscalizzi dall’Irpef – dichiara Sergio Costa, ex ministro dell’Ambiente e Vicepresidente della Camera – la spesa sostenuta per le attività sportive amatoriali anche per loe fasce di età oltre i 18 anni, si deve attuare un vero e proprio piano di adeguamento e rigenerazione dei parchi urbani affinché siano idonei a far svolgere attività sportive all’aperto. Sarà inoltre importante inserire la pratica sportiva tra le attività mediche riconosciute dal Sistema sanitario e prescrivibile quindi in modo che possa essere detraibile, e riconoscere tutte le tutele ai lavoratori delle Associazioni Sportive Dilettantistiche.

3 scuole elementari su 5 non hanno una palestra

Lo dice una nuova analisi della rivista specializzata Tuttoscuola, che ha analizzato i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica (12.493 edifici scolastici) e fatto emergere dati allarmanti.

Mentre è ai nastri di partenza il concorso per assumere 1.740 insegnanti di educazione motoria nella scuola primaria, il 41,9% degli edifici esaminati (5.219) ha una palestra: praticamente ne sono dotati 2 edifici ogni 5, con la conseguenza che 3 edifici su 5 (58,1%, pari a 7.230) ne sono privi.

In Calabria e in Sicilia l’80% delle scuole primarie non hanno una palestra, mentre in Puglia è dotato di palestra il 62,1% degli edifici scolastici che ospitano scuole primarie; in Liguria il 58,1%, in Toscana il 55,4%, in Lombardia il 50,8%, in Sardegna il 50%, in Veneto il 48,5% e in Molise il 42,6%. Nelle restanti regioni la percentuale di edifici scolastici con percentuali di palestre presenti è sotto la media nazionale del 41,9%.

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Fonti: Governo / Tuttoscuola

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