Pallavolista citata per danni perché incinta: la società ritira l’atto. “Un forte segnale per tutte le donne, non solo atlete”

Era stata citata per danni dalla sua società perché incinta, ma ora la Lugli vince la sua battaglia. La Volley Pordenone ritira la citazione.

Era stata citata per danni dalla sua società sportiva semplicemente perché incinta, ma ora Lara Lugli vince la sua battaglia. La Volley Pordenone ha infatti ritirato la citazione e ottemperato a ogni obbligo nei confronti dell’atleta. Ne avevamo parlato qui, quando fece scalpore l’accusa alla donna di “aver taciuto al momento della trattativa contrattuale la sua intenzione di avere dei figli” e di aver puntato “ad un ingaggio sproporzionato “vendendo” la sua età e la sua esperienza”.

Una brutta storia, insomma, ma oggi l’epilogo tanto atteso. A darne notizia è Assist, l’associazione nazionale delle atlete, che annuncia che quindi la questione tra la pallavolista, che non ha ricevuto gli emolumenti dalla società dopo la rescissione del contratto per una gravidanza, e il suo ex club non finirà in Tribunale: l’udienza era prevista per il 18 maggio.

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È una grande vittoria per tutti – dice Lara – ed era molto importante che questa causa non entrasse nemmeno in un Tribunale a dimostrazione della sua infondatezza. È un forte segnale per tutte le donne, non solo atlete, che si trovano a dover affrontare queste situazioni assurde. Voglio ringraziare tutti quelli che sono stati al mio fianco, in particolare il mio legale Bonifacio Giudiceandrea, il mio agente Stefano Franchini, Assist Associazione Nazionale Atlete e AIP, perché il loro sostegno è stato per me fondamentale“.

Non poteva esserci altro epilogo – dichiara la presidente di Assist Luisa Rizzitelli – e si è giustamente evitata una macchia indelebile per lo sport italiano e un vero oltraggio alle donne tutte. Siamo fiere di essere state accanto a Lara Lugli, donna coraggiosa che speriamo voglia continuare con noi a battersi per i diritti delle donne nello sport. Questa vittoria va condivisa con tutti gli atleti e le atlete, le associazioni, le parlamentari e i parlamentari e i cittadini e le cittadine che si sono uniti a noi in un’enorme protesta“.

Fonte: Assist Facebook

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