Innes Fitzgerald è un promettente talento dell’atletica britannica. Invitata a competere ai Campionati del mondo di corsa campestre in Australia, ha rinunciato perché non vuole prendere l’aereo e contribuire all’inquinamento che provoca. Una scelta coraggiosa che le ha valso il soprannome di “Greta Thunberg dello sport”.
Con i suoi soli 16 anni, Innes FitzGerald è da tutti ritenuta un prodigio del mezzofondo britannico. Detentrice del record nazionale under 17 sui 3.000 metri, è anche una campionessa della salvaguardia dell’ambiente. Invitata a competere ai Campionati del mondo di corsa campestre che si terranno il 18 febbraio prossimo a Bathurst, in Australia, la ragazza ha infatti detto “no” per motivi etici.
Ha declinato l’invito in quanto per raggiungere l’Australia è necessario prendere l’aereo. Lei, però, è un’ambientalista convinta e preferisce evitare di contribuire personalmente all’inquinamento che questi velivoli provocano.
Per un’atleta così promettente, questo significa privarsi di una rara opportunità di brillare ai massimi livelli. Si tratta quindi di una scelta coraggiosa, che la stessa giovane ha spiegato in maniera chiara ed eloquente:
Quando ho iniziato a correre la prospettiva di un Mondiale era soltanto un sogno. Ma la realtà del viaggio in aereo mi riempie di profonda preoccupazione. Il minimo che posso fare è esprimere la mia solidarietà a coloro che soffrono in prima linea per il collasso climatico.
Le sue motivazioni scritte in una lettera per la British Athletics
Innes ha motivato la sua decisione scrivendo una lettera alla British Athletics ed auspicando che anche altri atleti “comincino a mettere in discussione le loro scelte”. Nella missiva si legge:
Non mi sentirei mai a mio agio a volare sapendo che le persone potrebbero perdere i loro mezzi di sostentamento, le loro case e i loro cari. Il minimo che possa fare è esprimere la mia solidarietà a coloro che soffrono in prima linea a causa del collasso climatico. Arrivare a una decisione non è stato facile, ma poco è paragonabile al dolore che proverei nel prendere il volo.
La sua presa di posizione non ha mancato di suscitare critiche e polemiche, con molti che hanno sostenuto che – con lei o senza di lei a bordo – l’aereo per l’Australia compirà comunque quella tratta. La giovane promessa dell’atletica leggera ha voluto ribattere a queste affermazioni, rispondendo che sono i piccoli passi e le rinunce di tutti a fare la differenza sul lungo periodo.
Per partecipare agli Europei under 20 ha preso autobus e treno, impiegando 20 ore
E non pensate che si tiri indietro, perché non è la prima volta che la Fitzgerald fa sentire la sua voce – e le sue azioni – in tal senso. In occasione degli Europei under 20 disputatisi a Torino, infatti, ha impiegato 20 ore tra autobus e treno partendo dal Regno Unito e passando per Parigi pur di non prendere un più comodo ma ben più inquinante aereo. Per lei in quell’occasione ci fu un quarto posto, ma un primo posto e medaglia d’oro in ecologia.
Questi suoi gesti l’hanno resa famosa nel mondo non solo per le sue prestazioni atletiche, tanto che molti l’hanno già ribattezzata la Greta Thunberg dello sport, vista anche la giovane età. Ora non ci resta che attendere e vedere se altri atleti seguiranno il suo esempio.
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