Russ Cook è andato oltre i problemi mentali, di alcolismo e di dipendenza: con una tempra indomabile ha percorso un totale di 385 maratone correndo attraverso l’Africa
Russ Cook, conosciuto come “The Hardest Geezer”, ha compiuto un’incredibile impresa sportiva attraversando l’intero continente africano dal punto più a Sud a quello più a Nord. Partito dal Capo Agulhas in Sudafrica, ha corso per 352 giorni consecutivi, coprendo una distanza impressionante di 16.250 chilometri e corrispondente a 385 maratone.
Il suo viaggio è stato segnato da sfide fisiche e burocratiche, ma ha dimostrato una determinazione straordinaria nel superarle tutte. Cook, 27enne originario di Worthing nel West Sussex, ha affrontato il suo viaggio con una forza interiore incredibile, alimentata dalla sua storia personale di lotta contro problemi mentali, alcolismo e dipendenza da gioco d’azzardo fin dall’adolescenza.
La sua corsa non è stata solo un’impresa fisica, ma anche un viaggio di auto-scoperta e di superamento personale. Durante il suo percorso, Cook ha affrontato numerosi ostacoli, tra cui una rapina a mano armata in Angola che ha colpito anche il suo team di supporto, portando alla perdita di documenti importanti e attrezzature.
Nonostante ciò, ha continuato a correre, affrontando ogni giorno con determinazione e resilienza. E l’obiettivo è stato raggiunto a fin di bene dato che ha raccolto 570.000 sterline (quasi 670.000 euro) che donerà in beneficenza.
Tante le difficoltà attraversate, sia fisiche che mentali
La sua corsa ha toccato il culmine di resistenza durante il 241º giorno, quando ha stabilito il suo record personale coprendo 110,12 chilometri in un solo giorno, in Costa d’Avorio. In Nigeria, poi, ha accusato un forte mal di schiena e le sue urine erano macchiate di sangue, cosa che l’ha costretto a fermarsi.
Ripartito dopo qualche giorno di riposo, tuttavia, la sua sfida più grande è stata di natura burocratica, quando ha incontrato difficoltà nell’ottenere il visto per attraversare l’Algeria, rischiando di compromettere tutto il suo viaggio.
Fortunatamente, grazie a un massiccio sostegno online, compreso l’appello su X che ha raggiunto 11 milioni di persone, e al supporto di figure come Elon Musk e politici britannici, Cook è riuscito a ottenere il visto necessario per continuare il suo viaggio.
Nel deserto del Sahara, ha corso di notte per evitare il caldo torrido diurno, dimostrando ancora una volta la sua determinazione e il suo ingegno nell’affrontare le sfide ambientali. L’impresa di Russ Cook non è solo una testimonianza della sua straordinaria resistenza fisica, ma anche della sua determinazione a superare ostacoli apparentemente insormontabili.
Per portare a termine la sua missione ha dovuto correre tra le 19 e le 5 del mattino per evitare il grande caldo durante il giorno, che raggiungeva i 40 gradi, ma non ha mai tentennato. Da tutti paragonato a Forrest Gump, Cook non è nuovo ad imprese di questo tipo dato che aveva già attraversato nel 2019 l’Asia per arrivare a Londra correndo l’equivalente di 71 maratone in 66 giorni. Ma ora si è davvero superato.
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