Un successo storico, un sogno firmato Jannik Sinner. Dopo quasi 50 anni gli azzurri tornano sul tetto del mondo, al termine della finale contro l’Australia, e a regalare il punto deciso non poteva che essere lui contro Alex De Minaur, con il punteggio di 6-3 6-0. Ma la bravura di Sinner va ben oltre lo sport, il campione altoatesino ci consegna una grande lezione di riconoscenza e umiltà
Sta facendo sognare gli sportivi e appassionare anche chi finora non si era mai interessato al tennis. Jannik Sinner ha soltanto 22 anni, ma è già un fuoriclasse che ha collezionato una vittoria dopo l’altra. Al torneo ATP Finals di Torino è arrivato – sostenuto dall’entusiasmo travolgente dei suoi tifosi – in forma smagliante, anzi in un vero e proprio stato di grazia.
Nessun azzurro prima di lui era arrivato in finale all’importante evento sportivo. Ora ha trascinato gli azzurri sul tetto del mondo, portando la squadra alla vittoria della Coppa Davis dopo 47 anni.
GRAFFIO ITALIA!!!!! 💚🤍❤️
LA COPPA DAVIS È NOSTRA!!!!! 🏆🎾 #ItaliaTeam @federtennis #DavisCupFinals @janniksin pic.twitter.com/oKzqbzQvRH
— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) November 26, 2023
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Nei giorni scorsi è riuscito a battere per la prima volta persino il serbo Novak Djokovic, numero uno nel ranking mondiale, dopo una partita leggendario durata oltre 3 ore. L’atleta altoatesino ci ha creduto fermamente fino all’ultimo, ma nella finale Djokovic ha dominato, laureandosi campione delle Atp Finals 2023.
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Sinner ha dimostrato nervi saldi, talento da vendere e concentrazione. Ma ciò che contraddistingue il giovane campione sono, innanzitutto, la sua straordaria umiltà, la sua timidezza e la sua gratitudine.
Alla fine dell’avventura esaltante delle Atp Finals di Torino, il tennista originario di San Candido ha speso qualche parola e lo ha fatto non per concentrarsi sulle sue conquiste sportive, ma per ringraziare il team che l’ha sostenuto e per congraturarsi col suo avversario 36enne.
Grazie a tutti. Che dire – aveva commentato dopo la gara finale –. Congratulazioni Novak, non solo per questa settimana. Hai iniziato la stagione vincendo e l’hai chiusa vincendo, hai vinto tre Slam. Sei un’ispirazione non solo per i ragazzi che stanno guardando, ma anche per i giocatori. Per la professionalità che hai e per il tuo team. Ringrazio il mio team. Negli ultimi mesi ci siamo migliorati durante la stagione, abbiamo giocato con i migliori. Possiamo migliorare tanto.Credo che possiamo guardare le cose positive. Ho iniziato la stagione che ero un giocatore, ma ora sono un altro. Grazie a voi che mi fate capire tante cose.
Jannik si è poi rivolto all’eccezionale pubblico che lo ha accolto a Torino, facendogli sentire tutto il suo sostegno e affetto.
Mi avete raccolto come un piccolo bambino, mi avete dato forza soprattutto nei momenti più difficili, vedremo come sarà l’anno prossimo con la Coppa Davis, e cercherò di fare bene anche lì, ha aggiunto.
Avrebbe potuto montarsi la testa, ma non lo ha mai fatto. È rimasto un ragazzo con la testa sulle spalle, disposto a lavorare sodo per migliorarsi ogni giorno di più come sportivo e come essere umano.
È uno dei tennisti più acclamati al mondo, eppure si sente una persona “normale”, solo più fortunata di tante altre.
La mia pressione è niente in confronto a quella di un chirurgo, di un capofamiglia che deve mettere in tavola la cena. – ha ammesso durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – Questa è pressione: non sapere si ti entra un razzo in casa tra cinque ore o cinque giorni. Giocare a tennis è una cosa di cui sentirsi onorati. Mi rende felice ma è giusto avere dubbi.
Jannik Sinner è il volto sano e pulito dello Sport e noi non possiamo che esserne orgogliosi.
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Fonte: ATP Finals Torino
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