Il Giappone unisce lo sport alla raccolta dei rifiuti, grazie allo SpoGomi. Queste competizioni hanno preso piede nel Paese sin dal 2008 e quest’anno proprio qui sarà organizzato il primo Campionato del mondo. Un’ottima iniziativa per sensibilizzare sul problema sempre più pressante dell’inquinamento.
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Il problema della presenza di rifiuti abbandonati ovunque attanaglia l’intero pianeta. In Giappone, però, hanno deciso di risolverlo in un modo molto particolare: dando vita allo SpoGomi. Si tratta di una combinazione tra le parole “sport” e “gomi”, che in giapponese significa “spazzatura”.
È facilmente capibile dunque di cosa stiamo parlando: una competizione popolare in cui squadre di 3-5 persone cercano di raccogliere il maggior numero di rifiuti di alta qualità in un determinato periodo di tempo.
Non conta tanto la vittoria, quanto l’importanza dei gesti che si compiono
Ci sono regole chiare a disciplinare questo sport. Viene incentivata la sicurezza dei partecipanti, con il divieto di raccogliere rifiuti vicino a strade o binari ferroviari. Inoltre è necessario indossare guanti da pulizia pesanti che permettono di raccogliere praticamente qualsiasi tipo di rifiuti e si hanno a disposizione pinze per raccogliere i rifiuti in posizione eretta.
C’è grande attenzione anche per quel che riguarda la sportività, con il rispetto delle regole delle altre squadre che è di fondamentale importanza. Curiosamente, all’inizio della gara tutti gridano: “Raccogliere i rifiuti è uno sport!”, prima di correre nelle aree loro assegnate. Al termine del tempo stabilito, infine, tutti i partecipanti tornano alla linea di partenza per far pesare e controllare il loro carico di rifiuti.
Le squadre vincitrici di solito ricevono un certificato o un trofeo dagli organizzatori e forse un piccolo premio dagli sponsor. Ma SpoGomi non è una vera e propria gara a premi. Ciò che conta per i partecipanti è non la natura competitiva di questo sport, quanto lavorare in squadra, trascorrere del tempo prezioso all’aria aperta e soprattutto tenere pulita la propria città.
La prima Coppa del Mondo SpoGomi si terrà nel novembre 2023
E la cosa è diventata anche parecchio seria, tanto che il Giappone ha recentemente annunciato che ospiterà la prima Coppa del Mondo SpoGomi nel novembre 2023. Le squadre, provenienti da tutto il mondo, setacceranno le strade di Tokyo alla ricerca di rifiuti da raccogliere.
Ogni squadra di tre giocatori avrà a disposizione 60 minuti per raccogliere il maggior numero di rifiuti da un’area designata, cercando di smistarli correttamente in sacchetti colorati per ogni tipo (rifiuti bruciabili, plastica riciclabile, lattine di metallo, ecc.)
Allo scadere del tempo, i rifiuti verranno pesati e controllati per verificarne la corretta differenziazione e la squadra che avrà raccolto più rifiuti vincerà. In caso di parità, il vincitore sarà determinato dalla qualità dei rifiuti, con punti assegnati per tipo (i mozziconi di sigaretta sono quelli che ottengono più punti).
L’importanza della sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento
La prima Coppa del Mondo SpoGomi è un ottimo modo per incoraggiare le persone a tenere puliti gli spazi pubblici e per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento, la cui essenzialità è stata ribadita anche da Takayasu Udagawa, che supervisiona la prima Coppa del Mondo SpoGomi:
Riteniamo che sia importante raccogliere i rifiuti nelle città perché la quantità di rifiuti negli oceani di tutto il mondo è in forte aumento, quindi è meglio se riusciamo a raccoglierli prima che finiscano nell’oceano, perché a quel punto è molto più difficile raccoglierli.
Il Giappone è da sempre un “campione” della pulizia
Temi ecologisti a parte, per quanto riguarda l’aspetto competitivo non c’è storia e ci sono pochi dubbi su quale squadra vincerà. Dopotutto, i giapponesi sono famosi per pulire ovunque vadano.
Sin dalla prima Coppa del Mondo di calcio a cui hanno partecipato (Francia, 1998), i tifosi giapponesi hanno scioccato il mondo con il loro rituale post-partita di raccogliere la spazzatura dagli spalti e lasciarli in condizioni immacolate. Anche in occasione dei recenti Mondiali disputatisi in Qatar hanno stupito tutti per la pulizia dello spogliatoio. Molti scatti hanno ripreso tifosi impegnati a ripulire gli spalti prima di andare via.
A ciò si aggiunge il fatto che lo SpoGomi è stato inventato proprio in Giappone e dal 2008 il Paese organizza gare locali. Questo nuovo sport ha preso piede molto velocemente e oggi vengono organizzate centinaia di gare all’anno. Difficile, quindi, per un’altra Nazione ambire al primo posto.
Non solo SpoGomi, anche Plogging
Nonostante il Giappone sia pioniere per quanto riguarda l’ecologismo e la pulizia, unire lo sport alla raccolta dei rifiuti non è una prerogativa del Paese nipponico. Un’idea simile è infatti venuta anche all’attivista ambientale svedese Erik Ahlström, stanco di vedere la sua città natale, Stoccolma, stracolma di spazzatura.
Su Instagram ha dato il via al “Plogging”, che unisce “jogging” e “plocka upp, che in svedese vuol dire “raccogliere”. Anche in questo caso si tratta di una normale corsa (ma è accettata anche una camminata veloce) cui si associa la raccolta di spazzatura abbandonata. Come per lo SpoGomi, ne è nato un Campionato mondiale che si è svolto nel 2022 in Piemonte.
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