Prove estreme come le maratone di 24 ore possono essere un pericolo per il nostro organismo perché i batteri intestinali possono arrivare fino al sangue e causare un'intossicazione, intaccando il sistema immunitario
Sport: qual è la quantità giusta di esercizio (e di sforzo) da concedere al nostro fisico? Si sa, un minimo di movimento va fatto, non fosse altro che è essenziale tenere il cuore in allenamento, mantenere la forma fisica e salvaguardare tutta una serie di aspetti che, se tralasciati, potrebbero farci incorrere in qualche seccatura.
Attenzione, però! Nemmeno eccedere con lo sport fa bene! Può infatti “avvelenare“ il sangue e causare infezioni. Il troppo stroppia, insomma, e a dirlo sono i ricercatori australiani della Monash University di Melbourne, che prendono di mira per lo più gli sport estremi.
Prove importanti come le maratone di 24 ore, per esempio, possono essere un pericolo per il nostro organismo perché i batteri intestinali possono arrivare fino al sangue e causare un’intossicazione, intaccando il sistema immunitario. Secondo lo studio , in pratica, i batteri intestinali sviluppati durante lo sforzo intenso si disperderebbero nel sistema sanguigno causando una intossicazione pari a quella di chi si ammala di setticemia.
I ricercatori hanno coinvolto i partecipanti a una maratona di 24 ore. “I campioni di sangue prelevati prima e dopo gli eventi, comparati con quelli di un gruppo di controllo, hanno dimostrato – spiega Ricardo Costa, uno degli autori dello studio – che l’esercizio fisico per un periodo di tempo prolungato provoca cambiamenti nella parete intestinale. In questo modo i batteri naturalmente presenti nell’intestino, noti come endotossine, vengono dispersi nel sangue. Questo poi innesca una risposta infiammatoria in tutto il corpo con gravi conseguenze per la salute“.
Dalle analisi è emerso che quasi tutti i partecipanti avevano marcatori del sangue identici ai pazienti ricoverati per avvelenamento e il motivo è nel fatto che le endotossine batteriche che si infiltrano nel sangue a seguito di un esercizio estremo attivano le cellule immunitarie del corpo.
C’è anche da dire, però, che gli atleti professionisti hanno dalla loro dei meccanismi immunitari ben “allenati” che difficilmente faranno contrarre delle reazioni infiammatorie del corpo.
Il discorso vale per lo più per noi, sempliciotti corridori amatoriali: prima di un evento sportivo impegnativo, è bene dedicare il giusto tempo a una adeguata preparazione, soprattutto se in gioco vi è la nostra resistenza alla fatica. Secondo i ricercatori australiani, per qualsiasi prova sportiva che superi le 4 ore continuative di attività ad alto impatto, è meglio fare un checkup medico preventivo e studiare un programma di allenamento che aiuti anche a gestire lo stress.
Insomma, non improvvisatevi super-maratoneti della domenica! Meglio, a quel punto, una bella passeggiata!
Germana Carillo
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