Dimentica i 10mila passi: 5 semplici cose che fanno la differenza quando cammini

Se volete approfittare della bella stagione per iniziare a fare passeggiate, ecco alcuni utili consigli per trarre il massimo da questa pratica

Come massimizzare i benefici della camminata?

È noto ormai a tutti che l’attività fisica, anche moderata, è fondamentale per il benessere del nostro organismo – a tutte le età – e non andrebbe mai dimenticata.

Non è necessario andare in palestra per apprezzare i benefici del movimento: è possibile, infatti, allenarsi anche a casa o all’aria aperta. Se siamo proprio pigri e non amiamo fare sport, basta anche una passeggiata a passo svelto fatta tutti i giorni.

Sentiamo spesso parlare della necessità di fare 10.000 passi al giorno per stare in salute, ma è davvero necessario raggiungere questo “traguardo” per avvertire i benefici della camminata?

In realtà, no: si tratta di una cifra indicativa, sulla quale pesano diversi fattori – fra cui la nostra età, il nostro peso corporeo, il nostro livello di allenamento, l’eventuale presenza di patologie pregresse, i nostri obiettivi (dimagrimento, tonificazione muscolare, miglioramento della respirazione…).

Non ci sono evidenze scientifiche a dimostrazione del fatto che 10.000 passi al giorno siano la “formula magica” per il nostro benessere – molto meglio ascoltare il nostro corpo e cercare di comprendere quali sono le nostre reali esigenze per tarare su di esse la nostra passeggiata quotidiana.

Ecco qualche consiglio per rendere quest’attività veramente efficace per noi, al di là del numero di passi fatti o delle calorie bruciate.

Quanti passi fare ogni giorno?

Come abbiamo detto, il numero di passi che ognuno di noi dovrebbe fare ogni giorno varia molto da persona a persona.

Ma non solo: come dimostrato da uno studio recente, basta percorrere tra i 6.000 e gli 8.000 passi per vedere ridotto del 54% il rischio di morte prematura se si ha un’età superiore ai sessant’anni, e fra gli 8.000 e i 10.000 passi per chi ha meno di sessant’anni.

Questo non significa che non possiamo concederci lunghissime passeggiate e percorrere a piedi diversi chilometri. Si tratta solo della prova scientifica che non servono sforzi titanici per stare bene, basta un piccolo impegno costante nel tempo per scongiurare il rischio di malattie e morte precoce.

Leggi anche: Bastano 2 minuti di camminata dopo mangiato per avere effetti incredibili sulla tua salute

Un piccolo miglioramento al giorno

Quanto siamo già abituati a camminare? La passeggiata è già parte della nostra routine quotidiana? Se non abbiamo l’abitudine di camminare molto, passare dalla totale inattività a 8.000 passi al giorno è un’impresa da non intraprendere.

Meglio iniziare in maniera graduale, introducendo nelle nostre giornate una piccola passeggiata – anche solo 500 passi al giorno sono un buon punto di partenza.

Di settimana in settimana, poi, aumentiamo il carico della passeggiata aggiungendo ogni volta 500 passi in più. Nel giro di pochi mesi avremo abituato le nostre gambe e i nostri polmoni allo sforzo di una passeggiata impegnativa, e potremo godere dei benefici di questa pratica per la nostra salute.

Non hai bisogno di un contapassi

Per iniziare la pratica della camminata quotidiana, non c’è bisogno di acquistare strumentazioni tecniche di precisione: esistono infatti molte applicazioni per cellulare che contano i nostri passi in maniera piuttosto accurata (alcune di queste, addirittura, ci pagano per camminare).

Non si tratta di strumentazioni di precisione, certo, ma poco importa: l’importante è che ci forniscano un’indicazione orientativa del numero dei passi fatti, che poi andremo a legare a un determinato percorso e a un dato intervallo di tempo.

Una volta che avremo imparato a cosa corrispondono i nostri 6.000/8.000 passi in termini di distanza e di tempo, non avremo bisogno di nessuna strumentazione ma potremo fare affidamento alla sola memoria.

La velocità non conta

Scardiniamo un altro dogma: la camminata, per essere efficace, non deve essere fatta a passo svelto –camminare a un ritmo normale apporta gli stessi benefici per la nostra salute. Come confermano diversi studi, è la distanza percorsa – ovvero il numero di passi – a fare la differenza.

Ovviamente, se siamo giovani e in salute, possiamo aumentare l’intensità della nostra camminata procedendo a passo più spedito per amplificare (ma solo leggermente) i benefici di questa pratica.

L’obiettivo non è il dimagrimento

Camminare ogni giorno garantisce molti vantaggi e benefici per il nostro benessere, ma fra questi non vi è la perdita di peso. Se il nostro obiettivo è quello di perdere peso, dovremmo orientarci verso un altro tipo di attività fisica.

2.000 passi permettono di bruciare appena 100 calorie, quindi 10.000 passi corrispondono a 500 calorie bruciate – un contributo irrisorio per il nostro processo di dimagrimento.

Leggi anche: Correre o camminare, qual è l’attività migliore per dimagrire?

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