Prendersi cura della propria piscina è importante per evitare irritazioni alla pelle o bruciore agli occhi. Vediamo come analizzare l’acqua, quali tester scegliere e quali valori controllare
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L’estate è il momento perfetto per installare una piccola piscina nel giardino di casa, per rinfrescarsi dalle torride giornate con temperature altissime. Tuttavia, possedere una piscina richiede diverse accortezze. Bisogna pulirla, installare un sistema di filtraggio dell’acqua e analizzare l’acqua in cui si nuota.
L’acqua della piscina può infatti essere inquinata dalle alghe, avere un livello di acidità troppo alto e talvolta rappresentare un pericolo per la salute. Come e perché analizzare l’acqua della piscina? Quali sono gli strumenti a disposizione per effettuare queste analisi? Vi spieghiamo tutto in questo articolo.
Come analizzare l’acqua della piscina
In una piscina l’acqua deve essere bilanciata ed è necessario aggiungere disinfettanti appositi. In questo modo si mantiene l’acqua pulita e si previene la crescita delle alghe, soprattutto quando fa molto caldo. Un’acqua non bilanciata può infatti causare irritazioni alla pelle o bruciore agli occhi.
Per effettuare un’analisi corretta dell’acqua è necessario seguire tre fasi:
- Innanzitutto, è necessario prelevare un campione d’acqua da una profondità di circa 30 cm.
- L’acqua prelevata deve poi essere analizzata con un tester elettronico o con strisce reattive.
- Infine, i risultati devono essere interpretati per determinare il trattamento necessario a ripristinare l’equilibrio dell’acqua.
Quali tester per l’acqua della piscina scegliere
Per effettuare le analisi, è possibile scegliere tra tre categorie:
- Tester elettronici, noti anche come misuratori di pH, più costosi da acquistare, ma anche più facili da usare.
- Le strisce colorate, immerse nel campione, vi diranno quali azioni intraprendere per riequilibrare l’acqua
- Kit di reagenti liquidi o in compresse. Sono semplici da usare e sono dotati di un contenitore graduato e colorato per il campionamento che indica i livelli dell’acqua.
Quali sono i valori da controllare
Sono quattro i valori da monitorare in particolare: il valore del disinfettante, il TAC (titolo alcalimetrico totale), il pH (potenziale idrogeno) e il TH (titolo idrotimetrico). Questi devono essere controllati e corretti nel seguente ordine: TAC, TH, pH e livello di disinfettante.
- Il TAC è il contenuto minerale della piscina (bicarbonati e carbonati), che deve essere compreso tra -13°C (80 ppm) e -11°C (120 ppm).
- Il TH misura la mineralizzazione dell’acqua e la sua concentrazione di sali minerali e deve essere compreso tra -12°C (100 ppm) e -6°C (200 ppm).
- Il pH indica l’acidità dell’acqua e deve essere compreso tra 7,0 e 7,4 per il trattamento con cloro e tra 7,0 e 7,6 per il trattamento con bromo.
- Infine, il livello di disinfettante indica l’efficacia del disinfettante. Per un trattamento al cloro, dovrebbe essere compreso tra 1,5 e 2 mg/l e per un trattamento al bromo, i valori dovrebbero essere compresi tra 1,2 e 3 mg/l.
Una volta ottenuti questi risultati, è necessario agire di conseguenza aggiungendo i prodotti giusti per riequilibrare l’acqua della piscina per poter tornare a tuffarsi senza pericoli per la salute.
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