Camminare fa bene alla salute: aiuta a tenere lontano il diabete e le malattie cardiovascolari, a controllare i trigliceridi e naturalmente a restare in forma. Per fare movimento e restare in salute non è indispensabile andare in palestra: basta passeggiare per le nostre città, possibilmente in aree verdi, lontane dalle fonti di smog.
“Città per camminare“: il progetto per prevenire le malattie in modo economico ed eco-sostenibile.
Camminare fa bene alla salute: aiuta a tenere lontano il diabete e le malattie cardiovascolari, a controllare i trigliceridi e naturalmente a restare in forma. Per fare movimento e restare in salute non è indispensabile andare in palestra: basta passeggiare per le nostre città, possibilmente in aree verdi, lontane dalle fonti di smog.
Un modo sano, semplice, economico e green per fare movimento, restare in salute e salvaguardare il nostro ambiente!
A promuovere la cultura del “passeggiare in città”, nella piena filosofia del trekking urbano, è il nuovo progetto “Città per camminare” (promosso dal Coni in collaborazione con il Ministero della Salute e Senato) che coniuga il contrasto alle malattie più diffuse, quelle croniche, con la sostenibilità sanitaria ed ecologica.
Basti pensare che per tenere sotto controllo i valori del diabete bastano 5.000 passi al giorno, ovvero circa 3 chilometri, da percorrere ad un ritmo costante e non troppo sostenuto; per diminuire del 20% il rischio di cancro invece (specie tra le donne) è indispensabile camminare almeno 30 minuti ogni giorno.
Insomma, per salvaguardare la nostra salute – con uno sguardo all’ambiente e al portafoglio – basta semplicemente attraversare il centro delle nostre città!
Per questo, il progetto ha realizzato una rete di percorsi pedonali in 32 località italiane da Brescia a Lecce passando per Ancona, che consentono ai cittadini di apprezzare le bellezze culturali e naturali del Paese, rimanendo in forma. Ma il progetto presentato al Coni vuole essere anche una risposta alla crisi economica:
“Abbiamo percorsi di diversa difficoltà, validati dai maggiori esperti mondiali di ‘camminata‘ – spiegaspiega Maurizio Damilano, campione olimpico di marcia a Mosca ’80 e presidente della “Scuola del cammino -. Si va dai tracciati tipicamente urbani e turistici, dedicati alla visita di centri storici o di aree specifiche della città, a tragitti che coinvolgono il territorio circostante, alle proposte naturalistiche e ambientali, sino ai percorsi più impegnativi“.
Il progetto – partito nel 2009 con un test che ha coinvolto 47 città, soprattutto in piemonte, e circa 500.000 persone – ha ottenuto ottimi risultati, tanto da far ripetere l’iniziativa ed estenderla a tutta Italia, per insegnare agli italiani nuove tecniche di passeggiata, come il fitwalking: camminare a ritmo sostenuto, con i ritmi e i tempi corretti, imparando anche la corretta meccanica dello spostamento.
“L’importante è compiere questi piccoli gesti tutti i giorni – ha detto Gerardo Corigliano, presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD) –, rispettando una distanza minima: 5.000 passi, che corrispondono a circa 3km. Un obiettivo alla portata di tutti. I benefici per l’organismo sono moltissimi: l’80% delle malattie croniche, come le patologie cardiovascolari, può essere prevenuto seguendo stili di vita sani.
“Tenersi attivi riduce anche il rischio di tumore – ha commentato Stefano Cascinu, Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) –. Nelle donne più atletiche, ad esempio, è stata stimata una diminuzione della probabilità di ammalarsi di cancro al seno del 20%“.
Per saperne di più: www.cittapercamminare.org
Verdiana Amorosi
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