L’impresa di Alex Roca: dalla paralisi al trionfo nella corsa ciclistica più selvaggia e dura del mondo

“Il limite te lo poni tu”. Nella sua maglietta campeggia spesso questa frase, un monito e una sfida a fare sempre di più. E anche questa volta, Alex Roca, ciclista spagnolo con una paralisi celebrale e una disabilità del 76%, quel limite l’ha superato, arrivando alla fine del Titan Desert.

Il ciclista disabile che sfida il deserto e ci insegna a non avere limiti fisici e mentali! “Il limite te lo poni tu”

“Il limite te lo poni tu”. Nella sua maglietta campeggia spesso questa frase, un monito e una sfida a fare sempre di più. E anche questa volta, Alex Roca, ciclista spagnolo con una paralisi celebrale e una disabilità del 76%, quel limite l’ha superato, arrivando alla fine del Titan Desert.

La parola “arrendersi” non fa parte del suo vocabolario, neanche quando davanti a te ci sono 600 chilometri di deserto da superare. Alex Roca arriva alla fine del Titan Desert, la gara a tappe in mountain bike che attraversa il Marocco, regalando scenari meravigliosi, ma anche tanta fatica.

Alex c’aveva provato anche lo scorso anno, ma non aveva toccato il traguardo per colpa di problemi di disidratazione, nell’edizione 2019 si è rimesso in gioco, diventando il primo atleta con paralisi a partecipare a questa gara.

“Finito, abbiamo fatto la storia. Grazie a quelli che hanno sempre creduto in me e quelli che non l’hanno fatto, perché mi hanno dato la spinta per combattere di più per la mia squadra!, scrive il ciclista sui social.

Chi è Alex Roca? Lo racconta in prima persona lui stesso sul proprio sito web.

“Sono nato nel 1991. Ad appena sei mesi ho avuto un herpes cerebrale, che mi ha provocato una paralisi cerebrale con il 76% disabilità fisica che mi colpisce sul lato sinistro del corpo. Questo ha ridotto la mia mobilità e mi spinge a comunicare attraverso il linguaggio dei segni”, scrive Alex.

“I dottori dissero che non avrei vissuto. Nella mia vita ho superato molte barriere. Attualmente studio, lavoro, guido l’auto, ho una vita di coppia e una vita normale”.

alex roca

Lo sport per questo ragazzo è sempre stato molto importante, un modo per vincere delle sfide e mostrare la propria resilienza.

“Credo che nessuno possa porre dei limiti, ma che sia tu a porli.Ognuno è proprietario del proprio destino”.

Non a caso, Alex prima di questa eroica impresa ha partecipato a 4 triathlon (1 a Gavà e 3 a Barcellona) e 1 aquatlon (a Cambrils), all’Orbea Monegros 2017 con un totale di 117,5 km e a diverse corse di 5 e 10 km. Ha poi realizzato uno dei sogni più grandi partecipando alla mezza maratona di Barcellona.

alex roca2

“Oltre ad impegnarmi nello sport, tengo discorsi in pubblico per dimostrare alla società che niente è impossibile. Voglio avvicinare e sensibilizzare le persone sulla disabilità, anche se non mi piace questa parola: siamo tutte persone con abilità diverse e ci piace essere trattati come tutti gli altri”, scrive ancora.

Grazie a questo meraviglioso atleta che ci insegna a non mollare mai e non arrenderci.

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Dominella Trunfio

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