Se nel corso del 2022 hai svolto dei corsi di attività fisica adattata, puoi usufruire entro oggi di un bonus che copre parte delle spese sostenute: ecco come procedere
Entro oggi si potrà usufruire del Bonus attività fisica adattata, l’agevolazione riservata a quei soggetti che hanno sostenuto delle spese per svolgere esercizi fisici volti a migliorare la loro salute nel corso del 2022. Scopriamo a chi è riservata la misura e come richiederla.
Cosa si intende per attività fisica adattata e i requisiti per il bonus
Con il termine attività fisica adattata (Afa) si intendono tutti quegli esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche, svolte, sia in dividualmente anche in gruppo, sotto la supervisione di un professionista competente e in luoghi e strutture non sanitarie (come le “palestre della salute”), con lo scopo di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone.
Il bonus consiste in un credito d’imposta ed è riservato a quei soggetti, per esempio gli anziani ma non solo, che dal 1°gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 hanno sostenuto spese certificate relative all’attività fisica di controllo o miglioramento delle proprie patologie o disabilità croniche – come l’osteoporosi – che rientrano appunto nell’ambito dell’attività fisica adattata.
Come presentare la domanda
La domanda deve essere inviata entro il 15 marzo 2023, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario (ad esempio un Caf), attraverso il servizio web disponibile nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate, a cui si accede con la SPID o la CIE. Dopo l’invio della domanda viene rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico (o lo scarto con le relative motivazioni).
Al momento della presentazione della richiesta bisogna fornire i dati anagrafici e il codice fiscale del beneficiario del credito d’imposta e i dati delle spese sostenute, oltre alle fatture e prescrizioni (QUI il modulo da compilare).
Il credito è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.
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Fonte: Agenzia delle Entrate