Quando bere troppa acqua fa male alla salute

Sapevate che bere troppa acqua fa male alla salute e può addirittura essere fatale? Esiste una giusta misura per tutto. La disidratazione è un problema grave, spesso il nostro corpo implora acqua mentre noi non ce ne accorgiamo nemmeno, gli anziani tendono a bere poco quando avrebbero bisogno di più acqua, ma esiste anche il caso di chi con l’acqua esagera e può mettere a rischio la propria salute.

Sapevate che bere troppa acqua fa male alla salute e può addirittura essere fatale? Esiste una giusta misura per tutto. La disidratazione è un problema grave, spesso il nostro corpo implora acqua mentre noi non ce ne accorgiamo nemmeno, gli anziani tendono a bere poco quando avrebbero bisogno di più acqua, ma esiste anche il caso di chi con l’acqua esagera e può mettere a rischio la propria salute.

Pensiamo a quanto sia importante rimanere idratato per un atleta che corre una maratona. Proprio chi si allena per una lunga gara di resistenza può diventare vittima di quella che i medici chiamano intossicazione da acqua (water intoxication).

Si parla di intossicazione da acqua quando una persona ne ha bevuta così tanta che i livelli di sodio nel sangue diventano troppo bassi, come spiega il dottor Aaron Baggish, co-direttore medico della Maratona di Boston.

“Quando la concentrazione di sodio nel sangue è bassa fa in modo che l’acqua fuoriesca dal flusso sanguigno e si diriga verso altri tessuti”.

Leggi anche: 10 MOTIVI PER BERE 2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO

Questa condizione è chiamata iponatriemia o iposodiemia, è un disturbo elettrolitico in cui la concentrazione del sodio nel plasma è più bassa del normale.

L’esperto spiega che il cervello è l’organo più colpito dall’iponatriemia. Può iniziare a gonfiarsi quando l’acqua dal flusso sanguigno inizia a raggiungere le cellule del cervello e ciò causa confusione, mal di testa e nausea. Nei casi più gravi il cervello può gonfiarsi moltissimo e portare ad una condizione fatale.

Leggi anche: ACQUA: QUANTA BERNE, QUANDO E CON CHE RESIDUO FISSO?

In realtà la morte per intossicazione da acqua è molto rara. Sono soprattutto gli atleti che corrono le maratone a dover fare attenzione, a parere degli esperti perché durante gli allenamenti e le gare il consumo di acqua potrebbe essere più elevato del normale.

Gli esperti Usa hanno calcolato circa mezza dozzina di casi di morte per intossicazione da acqua su 3 o 4 milioni di atleti che abbiano completato una maratona.

Secondo i medici statunitensi i casi di intossicazione da acqua sono più comuni tra gli atleti che tra chi non pratica uno sport, soprattutto se si tratta di un’attività di resistenza come la maratona. Però i maratoneti non sono gli unici ad essere a rischio di intossicazione da acqua: dovrebbero fare attenzione anche i calciatori e gli escursionisti.

Leggi anche: COME DIMAGRIRE CON L’ACQUA: BERE TANTO ACCELERA IL METABOLISMO E FA PERDERE PESO

Secondo gli esperti i maratoneti più a rischio sono quelli che si trovano da un po’ di tempo fuori allenamento e che potrebbero avere la tendenza a bere più acqua del normale, proprio perché hanno bisogno di riprendere una routine e dunque durante la corsa potrebbero sentirsi più affaticati e sentire più spesso la sete o cercare sollievo bevendo acqua.

Prendere sodio o sali minerali durante una maratona potrebbe ridurre il rischio di intossicazione da acqua, a parere degli esperti. Gli sportivi con l’aiuto del proprio medico dovrebbero calcolare quanta acqua hanno davvero bisogno di bere durante e dopo un allenamento rispetto ai liquidi persi nel corso dell’attività fisica.

Quanta acqua bere al giorno?

Per chi è in salute rimangono sempre validi i consigli generali sul consumo di acqua: bere 2 litri di acqua al giorno e ricordarsi di bere anche lontano dai pasti.

Chi invece ha dei problemi di salute, ad esempio dei disturbi ai reni, dovrà capire meglio insieme al proprio medico quanta acqua bere al giorno, quando e con quale residuo fisso.

Leggi anche: IPERIDRATAZIONE: I RISCHI DI BERE TROPPA ACQUA

Per saperne di più, guardate il video.

Marta Albè

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram