Dopo il calcio e la Formula 1, anche il mondo della volley prende posizione contro la guerra in Ucraina, annullando i Mondiali di pallavolo in programma in Russia
Cancellati anche i Mondiali di pallavolo, in programma in Russia la prossima estate. La notizia era già nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata oggi con un comunicato della Federazione Internazionale di Volleyball (FIVB).
Dopo l’invasione militare russa dell’Ucraina, la FIVB è gravemente preoccupata per l’escalation della situazione e per la sicurezza del popolo ucraino – ha dichiarato la federazione – Il Consiglio di amministrazione della FIVB è giunto alla conclusione che sarebbe impossibile preparare e organizzare i Campionati del Mondo in Russia a causa della guerra in Ucraina. Di conseguenza ha deciso di rimuovere dalla Russia l’organizzazione del Campionato mondiale di pallavolo maschile FIVB che si terrà ad agosto e settembre del 2022.
FIVB Statement on Russian & Belarusian athletes.➡️ https://bit.ly/3suV8qZ
Posted by Volleyball World on Tuesday, March 1, 2022
I Mondiali di pallavolo si sarebbero dovuti svolgere in Russia dal 26 agosto all’11 settembre, ma lo scoppio della guerra ha stravolto la situazione, obbligando la FIVB a condannare la politica sanguinaria di Putin.
Ma dove si terranno quindi gli attesissimi campionati? La federazione ha già fatto sapere che sta cercando una nuova nazione ospitante “per garantire che la famiglia globale delle pallavolo, comprese le federazioni nazionali, gli atleti, i funzionari e i fan si sentano tutti al sicuro e orgogliosi di partecipare a un festival dello sport gioioso e pacifico.”
Il mondo dello sport è sempre più compatto contro Mosca. La Russia, contro la quale gli Usa e l’Ue hanno adottato un pacchetto di pesanti sanzioni, si trova ormai sempre più isolata. È già stata esclusa anche dai Mondiali di Calcio, in programma in Qatar, mentre la Uefa ha deciso di spostare la sede della finale di Champions 2022 da San Pietroburgo a Parigi e la Formula 1 ha cancellato la prova di Sochi del prossimo 25 settembre 2022. Perché la guerra non va condannata solo a parole, ma soprattutto con azioni concrete.
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Fonte: FIVB
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