L'atleta, da sempre attento all'ambiente e alla sostenibilità, ha scelto di rinunciare alla gara per non dover prendere l'aereo, altamente inquinante
Andy Symonds, uno dei più grandi trail runner al mondo, ha annunciato che non parteciperà ai prossimi Campionati Mondiali di corsa a Trial. Non per un infortunio, né per un problema di salute, ma per un non gravare sull’ambiente più di quanto non abbia già fatto.
Il perché di questa sua decisione lo spiega lo stesso atleta in un post sui propri canali social, con tanto di tabelle in cui mostra la propria impronta carbonica per il 2022: ben 6,3 tonnellate di CO2 emesse in un anno e provenienti dal cibo, dai trasporti, dall’acquisto di attrezzature sportive, dai consumi domestici e dall’uso della tecnologia.
Siamo noi la causa del problema – scrive sui social – quelli che vivono nei paesi più ricchi di questo pianeta. Siamo noi che possiamo fare una grande differenza. Sono così tante le cose che possiamo fare, alcune delle quali sono difficili e hanno un impatto sulla nostra vita, altre sono facili. Possiamo almeno fare quelli “facili”.
Secondo gli esperti di ambiente e inquinamento, la nostra impronta carbonica annua dovrebbe fermarsi a 2 tonnellate di CO2 emesse in un anno, se vogliamo che il nostro “peso” sia assorbito dall’ambiente. Per questo motivo l’atleta ha scelto di rinunciare ai Campionati, che quest’anno si svolgeranno in Thailandia: per raggiungere la sua destinazione e partecipare alla gara, aggiungerebbe ber 4 tonnellate di CO2 al suo monte annuo.
Infatti, una delle voci più importanti del grafico interessa i trasporti e i viaggi – e il discorso peggiora quando si tratta di spostamenti in aereo, il mezzo di trasporto più inquinante in assoluto.
Non voglio dare lezioni a nessuno, io stesso sono un ipocrita su questo, mangio un hamburger ogni tanto, ho una casa con piscina… ma mi sembra particolarmente incoerente cercare di prendere una posizione pubblica generalmente a favore di uno stile di vita sostenibile e poi salire su un aereo per la Thailandia per una sola corsa di otto ore.
Fonte: Andy Symonds
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