Alimentazione vegan e sport: binomio possibile?

È possibile coniugare un'alimentazione vegana con una buona attività fisica? Secondo Maurizio Falasconi, personal trainer vegano ed ex calciatore, la risposta è «assolutamente sì». E lo ha dimostrato, in occasione della V edizione del Festival Vegetariano a Gorizia, con diversi esempi di «super sportivi», sfatando il mito del vegano pallido e mingherlino.

Forza. Resistenza. Concentrazione. Nello sport tutte queste componenti sono essenziali e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella preparazione fisica e mentale. È possibile coniugare un’alimentazione vegana con una buona attività fisica?

Secondo Maurizio Falasconi, personal trainer vegano ed ex calciatore, la risposta è «assolutamente sì». E lo ha dimostrato, in occasione della V edizione del Festival Vegetariano a Gorizia, con diversi esempi di «super sportivi», sfatando il mito del vegano pallido e mingherlino.

Gli atleti citati praticano sport davvero molto diversi tra loro, suddivisibili in tre categorie per tipo di sforzo richiesto: forza, resistenza e “impegno misto“.

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Tra i campioni delle discipline in cui la forza è il primo fattore di successo, spiccano nomi già noti anche al grande pubblico. Uno di questi è senza dubbio Carl Lewis: rcinoto sprinter e saltatore americano degli anni 80 e 90, Lewis ha deciso di sposare l’alimentazione vegan dal 1990.

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Quell’anno, ha dichiarato, è stato il migliore della sua carriera. E un altro atleta lo segue: Edwinm Moses, anch’egli vegano. Un solo dato è sufficiente per comprendere le doti atletiche del campione di corsa ad ostacoli: lungo tutta la sua carriera da professionista ha disputato 187 gare, vincendone 178.

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I veri muscoli si vedono però in altri sportivi, come l’italoamericano Frank Medrano. Molto conosciuto per le sue formidabili acrobazie, anche Medrano è vegano. Riguardo al suo allenamento sostiene: «L’attrezzatura non cambierà l’equazione per il successo perché la variabile più importante sarai sempre tu stesso». Oppure Rob Bigwood: tre volte campione nella disciplina del «braccio di ferro» nello stato di New York, Bigwood è un attivista per i diritti degli animali americano ed è vegano.

Tuttavia uno degli uomini più forti al mondo non l’abbiamo ancora nominato: Patrick Baboumian, vegetariano dal 2005 e vegano dal 2011, è un cosiddetto «strongman» tedesco di origini armene ed è il detentore del record mondiale in tale disciplina: ha trasportato per dieci metri sulla propria schiena un particolare bilanciere da 555 chili.

Se la difficoltà è la resistenza, due sono gli sportivi vegani che meritano innegabilmente di essere considerati. Il primo è Dave Scott. Se pensate che il triathlon olimpico sia uno sport estenuante, cosa si può dire della sua versione estrema, l’Ironman triathlon? La disciplina prevede 3,8 chilometri di nuoto, 180 chilometri in bicicletta e un’intera maratona (42 chilometri) di corsa. Dave Scott è stato il primo atleta a vincere per sei volte l’Ironman triathlon, sfiorando il record assoluto di sette vittorie quando aveva già 42 anni. Il secondo atleta notevole è Scott Jurek. Vegetariano dal 1997 e vegano dal 1999, Jurek ha vinto nella sua carriera tutte le più famose ultramaratone del pianeta. Le sue gare consistono nel correre a piedi tra gli 80 e i 160 km.

Esistono però anche grandi sportivi nelle discipline “normali”. Aleksej Voevoda, ad esempio, è un grande campione russo degli sport invernali. L’atleta vegano ha vinto le ultime olimpiadi invernali di Sochi nella disciplina del bob a due e in quella del bob a quattro.Spostandoci dall’altra parte del pianeta, troviamo Timothy Bradley. Pugile professionista americano, anche Bradley ha deciso di vivere seguendo un’alimentazione vegana.

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Infine non possiamo dimenticare le celeberrime sorelle Williams. Le regine statunitensi del tennis, come vi abbiamo raccontato in un articolo a loro dedicato, hanno intrapreso la via vegan dopo che a Venus è stata diagnosticata una malattia del sistema immunitario. Per contrastarla, la campionessa ha eliminato dalla sua dieta uova, latte e derivati dagli animali. Serena, per solidarietà, ha deciso di seguire la sorella e, nonostante questa rivoluzione nella loro alimentazione, sono rimaste le campionesse di sempre.

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Parlando di sport, è necessaria una piccola parentesi sul funzionamento dei nostri muscoli. È bene ricordare che il muscolo è formato in gran parte da acqua (75%), da proteine contrattili (20%) e da microelementi vari. Parliamo delle proteine: per i “non addetti ai lavori”, esse possono essere considerate come delle lunghe catene, in cui ogni anello è un amminoacido. Gli amminoacidi sono venti si dividono in essenziali (otto) e non essenziali (dodici). I primi devono assolutamente essere ingeriti con la dieta. Non c’è da stupirsi, nonostante le perplessità di molti carnivori, che l’alimentazione a base vegetale li contenga tutti.

Quella macchina perfetta che è il nostro corpo, però, non potrebbe funzionare senza energia. La fonte energetica del corpo umano è una molecola chiamata ATP che, a sua volta, necessita di alcune macromolecole: carboidrati e lipidi su tutte. Frutta, legumi e cereali contengono in abbondanza tutte queste molecole fondamentali. Senza entrare nei dettagli, è evidente che un’alimentazione veg si sposa perfettamente con un’intensa attività fisica, anche dal punto di vista nutrizionale.

Non resta altro da fare, per vegani e vegetariani, che iniziare ad allenarsi.

Lorenzo Alberini

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