Alice Milliat ha dato vita alle Olimpiadi femminili del 1921, combattendo contro le rigide regole del CIO che escludevano le donne dalle competizioni
Alice Milliat fu una figura pionieristica nel mondo dello sport femminile, rivoluzionando il ruolo delle donne nelle competizioni internazionali. Nel primo Novecento, quando le donne erano escluse dalla maggior parte delle gare sportive, Milliat non si arrese di fronte a questo ostacolo e si batté per garantire loro la possibilità di partecipare alle Olimpiadi. La sua determinazione portò all’organizzazione delle prime Olimpiadi femminili a Monte Carlo nel 1921, un evento che vide la partecipazione di 77 atlete provenienti da diversi Paesi europei.
Milliat nacque a Nantes il 5 maggio 1884 e si trasferì presto nel Regno Unito, dove scoprì la passione per il canottaggio. Competendo in gare storicamente dominate dagli uomini, iniziò a costruire la propria carriera di atleta. Dopo la morte del marito, iniziò a viaggiare, osservando i cambiamenti sociali in Europa e negli Stati Uniti, che la ispirarono ad agire per l’emancipazione femminile nello sport.
Nel 1928 le donne furono ammesse a cinque gare di atletica nelle Olimpiadi di Amsterdam
Nonostante le sue ripetute richieste al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di includere competizioni femminili nelle Olimpiadi, la risposta fu sempre negativa. Quando il CIO escluse le donne dalle Olimpiadi di Anversa del 1924, Milliat decise di agire direttamente, fondando nel 1921 la Fédération Sportive Féminine Internationale e organizzando i Women’s World Games, una competizione internazionale per sole donne che guadagnò rapidamente attenzione mediatica globale.
Le prime edizioni furono un successo, con atlete da tutto il mondo che si sfidarono in gare di atletica, nuoto e altri sport. Nel 1928 il suo impegno e la sua ostinazione ottennero un primo risultato concreto: le donne furono finalmente ammesse a cinque gare di atletica nelle Olimpiadi di Amsterdam.
Tuttavia la strada verso la parità nello sport fu ancora lunga. Fu solo nel 1936 che la Federazione Internazionale di Atletica Leggera (IAAF) incluse stabilmente le competizioni femminili nel proprio programma. Alice Milliat morì nel 1957, nel completo anonimato, ma il suo contributo fu finalmente riconosciuto negli anni successivi. La sua lotta per l’uguaglianza di genere nello sport ha segnato un cambiamento epocale, aprendo la strada a generazioni di atlete che oggi gareggiano a parità di condizioni con gli uomini.
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