Una ciclista eccezionale che lottò per tutta la sua carriera per venire equiparata agli uomini e che segnò record su record: questa era Alfonsina Morini Strada
Il Giro d’Italia d’Epoca, nell’edizione di quest’anno di cui vi abbiamo parlato, intende rendere omaggio a una figura straordinaria ma purtroppo dimenticata: Alfonsina Morini Strada, nel centenario della sua partecipazione al Giro d’Italia.
La sua storia nel mondo del ciclismo va ben oltre questo importante evento. Nei primi anni del ‘900, Alfonsina già affermava il suo dominio sulle due ruote guadagnandosi il titolo di miglior ciclista italiana. Nel 1911, a Moncalieri, stabilì il record mondiale di velocità femminile. Un’impresa straordinaria che gettò le basi per la sua leggenda nel ciclismo.
Nonostante la forte predominanza maschile nel mondo delle corse ciclistiche, Alfonsina sfidò le convenzioni partecipando al Giro di Lombardia nel 1917 e nel 1918. In quegli anni si trovò ad affiancare ciclisti di fama come Girardengo, Belloni e Pelissier.
Tra i 30 ciclisti che portarono a termine il Giro ci fu anche lei
Il suo spirito indomito la spinse a chiedere, nel 1924, di partecipare al Giro d’Italia, una corsa riservata esclusivamente agli uomini. Nonostante le critiche e i detrattori, Alfonsina si lanciò in una competizione massacrante: 3613 km suddivisi in 12 tappe, circa 300 km a tappa. Un’impresa titanica. Solo 30 dei 90 ciclisti partenti da Milano riuscirono a completare la corsa, ma tra loro c’era Alfonsina Morini Strada, anche se fuori tempo massimo.
Il maschilismo prevalente le negò la possibilità di partecipare al Giro nelle edizioni successive, ma la sua impresa del 1924 la rende ancora oggi l’unica donna ad aver preso parte al Giro d’Italia tra i professionisti. Nel 1938, conquistò il record dell’ora femminile, anche se non ufficiale.
Nello stesso anno, Gino Bartali, sotto la guida del CT Girardengo, vinse il suo primo Tour de France. Una coincidenza storica che contribuì a portare serenità in un’Italia turbata dagli eventi politici e, secondo le leggende, a scongiurare la minaccia di una guerra civile.
La storia di Alfonsina Morini Strada è un esempio di coraggio e determinazione contro le barriere di genere. La sua partecipazione al Giro d’Italia e le sue gesta sulle due ruote rimangono tappe fondamentali nella storia del ciclismo, ispirando generazioni successive a perseguire i propri sogni, indipendentemente dal genere. Quest’anno, nel Giro d’Italia d’Epoca, il suo ricordo continuerà a brillare, celebrando una delle donne pioniere nel mondo delle corse ciclistiche.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche:
- Milano non è una città per bici! Due donne investite in soli due giorni, 5 ciclisti morti da inizio anno
- Con un dinosauro di 1.025 km questi 4 ciclisti hanno battuto il record di disegno GPS in bici più lungo del mondo (#StravaArt)
- Occhiali intelligenti ai ciclisti per ridurre gli incidenti (soprattutto con le auto a guida autonoma), la proposta di questi scienziati