Simona Falasca Una forma particolare di yoga di cui pochissimo si parla e che farebbe invidia a qualsiasi disciplina olimpica è l'acroyoga, una pratica che unisce, come suggerisce il nome, gli elementi essenziali dello yoga alle acrobazie. Come potete immaginare, richiede un alto livello di forma fisica e acutezza mentale.
Tra poche ore tutto il mondo assisterà alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra. Una disciplina che sicramente non vedremo in questi giochi olimpici, nonostante le varie petizioni ne chiedessero l’inserimento è lo yoga.
Questo perché lo yoga non è considerato come uno sport: di sicuro non c’è senso di competizione che caratterizza tutte le varie discipline, ma soprattutto viene apprezzato come una forma di esercizio spirituale. Ma lo yoga è molto, molto di più e sta subendo, come spesso accade anche agli altri sport, diverse evoluzioni nel tempo.
Una forma particolare di yoga di cui pochissimo si parla e che farebbe invidia a qualsiasi disciplina olimpica è l’acroyoga, una pratica che unisce, come suggerisce il nome, gli elementi essenziali dello yoga alle acrobazie. Come potete immaginare, richiede un alto livello di forma fisica e acutezza mentale.
foto: Flickr/asterix611
Disciplina recentissima, nata da una decina di anni, l’acroyoga sta già trasformandosi essa stessa, dando via a due scuole distinte.
Foto: Flickr /megan amber cox
La prima, nota come Acroyoga Montreal, ha unito acrobazie, yoga e danza dal 2001, mentre la seconda, che ha eliminato l’elemento della danza a favore del massaggio tailandese, ha iniziato i suoi primi passi in California appena nel 2006.
Attualmente lo yoga acrobatico si sta diffondendo anche in Italia e per saperne di più rimandiamo al sito http://www.yoga-acrobatico.it/
Simona Falasca
