A 90 anni diventa campione del mondo di Mountain bike-Orienteering: l’incredibile impresa di Giuseppe

Giuseppe Anfossi, nato il 17 dicembre del 1933, si è laureato campione del mondo di Mtb-Orienteering, dando a tutti noi un grande esempio di grinta e tenacia

Ancora una volta le persone più anziane ci insegnano tanto, in primis a non mollare e a non arrendersi mai. L’ultimo esempio in tal senso ci arriva da Giuseppe Anfossi, 90 anni a dicembre, che si è laureato campione del mondo Master di Mountain bike-Orienteering.

Un’impresa conseguita a Gradec, in Slovenia, e che si può raccontare come un risultato eccezionale. Vista l’età (è nato il 17 dicembre del 1933), Giuseppe, di Chiusa di Pesio, in provincia di Cuneo, era infatti l’atleta più anziano della rassegna iridata. Eppure li ha battuti tutti.

Un campione in tutti gli sport

Quella di Giuseppe è un’ulteriore conferma che, grazie allo sport, ci si mantiene giovani nel fisico e nello spirito. Il quasi novantenne ha conquistato la prova sulla media distanza di questa particolare disciplina che prevede la corsa in bici orientandosi solo con la cartina e con la bussola, sconfiggendo anche le condizioni meteo avverse.

Anfossi è da tempo un emblema di longevità agonistica in diversi sport, dal motociclismo all’Orienteering. In quest’ultimo campo, in particolare, ha vinto diversi titoli italiani master. A dargli un’ulteriore spinta, forse, c’è il paese di origine che è lo stesso che ha dato i natali a Michele Caraglio, un altro campione di Orienteering ancora oggi in attività.

Negli anni, Anfossi – sempre accompagnato dalla moglie Nazarena, che lo segue ovunque vada – si è appassionato e ha praticato con ottimi risultati molte discipline, tra cui anche canoa, sleeddog e dog trekking. L’Orienteering è solo l’ultima in ordine di tempo. Alla difficoltà di doversi orientare “all’antica”, nel suo caso si aggiunge anche il farlo su una mountain bike, per rendere il tutto ancor più faticoso e complicato.

Per chi non conoscesse questo sport, si tratta della declinazione su due ruote della Corsa Orientamento. Per poter leggere la carta mentre si pedala ed avere le mani libere per la guida, il concorrente dispone di un leggio girevole fissato al manubrio. Sono fondamentali doti di buona padronanza del mezzo e la capacità di interpretare con precisione e velocità le diverse soluzioni che il tracciato propone per raggiungere i diversi punti di controllo.

Mai arrendersi, nonostante l’età e la pioggia incessante

E non solo, perché parlavamo prima di condizioni meteo difficili. Lui e gli altri partecipanti si sono infatti ritrovati ad affrontare i sentieri sconosciuti della gara “Middle”, gareggiando per tre ore e mezza sotto la pioggia e in mezzo al fango. Ma nulla lo ha fermato.

Il suo spirito guerriero, del resto, ben si capisce dal suo motto che dovrebbe essere per tutti noi fonte di ispirazione ogni giorno:

Con la voglia si fa di tutto: impegnarsi, non mollare mai, allenarsi… Bisogna avere la voglia e la grinta.

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Fonte: La Stampa

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