4 minori su 10 hanno subìto forme di violenza facendo sport: i risultati scioccanti della prima indagine sugli abusi in Italia

La violenza nello sport è sempre più diffusa, anche se troppo spesso non se ne parla. Ne sono vittime 4 minori su 10, con diversi tipi di abusi

Purtroppo la violenza di ogni genere nello sport è un fenomeno diffusissimo ma perché se ne parlasse attivamente ci sono voluti casi eclatanti di personalità di alto livello. Ha fatto scandalo, tra gli altri, il procedimento sportivo ancora in corso nei confronti della commissaria tecnica (attualmente sospesa) della Nazionale azzurra di ginnastica artistica Emanuela Maccarani e della sua assistente Olga Tishina.

Le due sono state accusate di allenamenti non conformi e di aver causato disturbi alimentari e psicologici alle atlete che erano state loro affidate, dopo che queste hanno confessato ciò a cui erano state sottoposte. Prima la violenza nello sport non veniva nemmeno lontanamente nominata, come se non esistesse.

La prima indagine statistica sul tema della violenza e degli abusi nello sport in Italia

Ed è proprio questa mancanza di consapevolezza, questa sorta di “paura” nel rivelare quanto successo che spesso favorisce gli abusi, rendendoli “invisibili” e contribuendo ad isolare chi li subisce, esattamente come avviene per molte altre forme di violenza.

Poi subentra il pensiero di non parlarne, per evitare di perdere il posto in squadra, di non essere convocati alla gara, di vedersi troncare una carriera sul nascere. E alla fine si tende a vedere l’umiliazione psicologica o fisica come uno strumento educativo, un modo per forgiare il carattere, in una visione della “disciplina sportiva” che di sportivo ha ben poco.

Ma proprio per togliere un velo a questo tabù, ecco la prima indagine statistica sul tema della violenza e degli abusi nello sport in Italia, promossa dall’associazione ChangeTheGame e realizzata da Nielsen – sul modello di ricerche simili già sviluppate in Europa –e con il supporto del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Le forme di violenza sono le più disparate

Il quadro che ne emerge è preoccupante e sotto certi aspetti agghiacciante, con numeri impietosi. Quattro minori su dieci che praticano sport hanno subìto qualche forma di violenza nel contesto sportivo. Nella maggior parte dei casi si tratta di violenza psicologica (30%), tanto silente quanto devastante.

Non mancano episodi di violenza fisica (19%), negligenza (14%) e persino violenza sessuale sia con che senza contatto fisico (entrambe 10%). Il 19% di chi dichiara di aver subito almeno un atto di violenza ha riferito di aver subito una violenza multipla.

Per quanto riguarda i generi, i maschi sono esposti più spesso delle femmine sia alla violenza psicologica, ma soprattutto a quella fisica e sessuale. Le forme di violenza rilevate sono le più disparate e comprendono cerimonie di iniziazione o altri rituali che hanno lo scopo di umiliare, spinte o l’esposizione non richiesta a immagini, video o messaggi a sfondo sessuale. Ci sono poi le violenze più esplicite, come l’esibizione di parti intime del corpo, i contatti genitali, fino all’imporre il sesso orale, anale o vaginale.

La negligenza verso le donne e le violenze fisiche che minano la salute

Le donne, invece, subiscono più negligenza rispetto ai maschi. Anche in questo caso parliamo di abusi che includono atteggiamenti diversi, dall’obbligare le atlete a praticare sport in condizioni di non sicurezza, all’assenza di supporto adeguato per i loro bisogni fisici primari fino alla noncuranza che mette a rischio l’educazione sportiva.

Sono emerse inoltre violenze che rientrano anche nel campo psicologico e vanno a minare la persona nell’animo, chiedendo prestazioni irrealisticamente elevate, umiliando o escludendo l’atleta in seguito a prestazioni considerate inadeguate, fino a minacce, offese verbali, bodyshaming e marginalizzazione.

Infine ci sono le violenze fisiche, arrivando a mettere a rischio la salute stessa degli atleti, obbligandoli a praticare sport anche se infortunati oppure infliggendo loro esercizi pesanti come posizione e che potrebbero compromettere il loro fisico.

Fonte: Change The Game

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