12 minuti di passeggiata al giorno migliorano l’umore e la creatività

Secondo gli studi più recenti, bastano 12 minuti di camminata per migliorare il nostro umore, le connessioni cerebrali, la creatività.

C’è un rimedio semplice che aiuta a migliorare l’umore, favorisce il pensare, aumenta la memoria e in generale sostiene il benessere del nostro cervello: camminare. Semplicemente passeggiare, meglio, mille volte meglio, se nella natura ed entrando in risonanza con il paesaggio intorno.

D’accordo, questa non è una novità, ma sicuramente non tutti sanno che bastano 12 minuti di camminata per provocare un aumento di disponibilità e apertura agli altri, vigore, attenzione e persino fiducia in se stessi. Dodici minuti. Come ha dimostrato uno studio recente, l’effetto benefico sull’umore avviene anche se – per le più diverse ragioni – non te lo aspetti; non solo: passeggiare può modificare (e migliorare) notevolmente persino stati emozionali “densi”, come la noia o la paura.

C’è dell’altro. Se si presenta un problema da risolvere, se si stanno cercando delle soluzioni ma non c’è nessun cilindro magico da cui estrarle, meglio mettere il corpo in movimento: uno studio realizzato a Standford ha dimostrato che camminare aumenta l’ispirazione creativa del 60% (rispetto a quando si sta seduti o fermi).

Anche in questo caso i numeri parlano chiaro: bastano dai 5 ai 16 minuti e la mente riuscirà più facilmente a esplorare le diverse opzioni possibili e generare idee creative. A proposito: la ricerca dimostra come passeggiare sia una scelta strategica quando serve utilizzare il pensiero divergente.

Si sa che camminare, passeggiare, mantiene attivo, allenato il nostro fisico. Questo fa produrre endorfine, che migliora ancora, sotto un altro punto di vista, il nostro benessere generale. Ma non tutti sanno che camminare è un modo per tenere allenato pure il cervello; i benefici, in particolare, sono due: un chiaro miglioramento della connettività funzionale e della memoria, visibile anche nelle età più mature.

E, se non bastasse, ecco un’altra recente scoperta: l’alternanza dei passi, nel camminare, produce il giusto individuale ritmo che favorisce il proprio pensare. Il nostro pensiero è più fluido, armonico, quando passeggiamo.

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È questa la meraviglia del nostro corpo, creato da una Sapienza straordinaria che mette tutto in relazione per il nostro benessere complessivo. Siamo esseri in cammino, e il camminare – ovunque ma con qualità “nutrienti” amplificate se siamo nella Natura e con essa ci colleghiamo – sottilmente, gentilmente, ci mette in contatto con chi siamo e ci aiuta – attraverso il corpo, la mente e le emozioni – a realizzarlo.

Anna Maria Cebrelli

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