L'alloro è noto fin dall'antichità per le sue proprietà benefiche - ma sapevate che può essere anche velenoso per il nostro organismo?
L’alloro è una delle piante aromatiche più note e utilizzate nella nostra cucina – soprattutto in accompagnamento a piatti di carne e pesce o a vellutate di verdure e zuppe invernali.
Solitamente, le foglie di alloro vengono aggiunte intere a un piatto (di solito non più di due o tre alla volta), lasciate cuocere a fuoco lento insieme alla pietanze e quindi rimosse prima di servire.
Ma questa pianta è nota fin dall’antichità per le sue numerose proprietà benefiche: già nell’antica Roma, decotti a base di foglie di alloro venivano utilizzati per favorire la digestione, stimolare l’appetito e migliorare le difese immunitarie.
Ricordiamo che l’alloro può essere utilizzato in forma di infuso o di olio da massaggio come rimedio naturale in caso di:
- flatulenza
- dolori mestruali
- contratture e dolori muscolari
- influenza, raffreddore, bronchite e altri malanni di stagione
- infiammazioni del cavo orale
- stress e stanchezza cronica
- alitosi.
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È sicuro mangiare le foglie di alloro?
Il laurus nobilis è una pianta sicura e adatta al consumo umano. Esistono, però, delle varietà di alloro velenose e non adatte al consumo alimentare – come ad esempio l’alloro lauroceraso che al suo interno contiene acido cianidrico.
Tuttavia, anche se commestibili, le foglie di alloro che compriamo al supermercato restano dure e difficili da masticare anche dopo molte ore di cottura – ecco perché di solito vengono rimosse prima di portare in tavola il piatto.
Oltre alla difficoltà nel mangiarle, se assunto in dosi eccessive l’alloro può portare alla comparsa di effetti collaterali da non sottovalutare – fra cui:
- sonnolenza
- crampi addominali
- diarrea
- mal di testa
- eritemi e dermatiti (in caso di ipersensibilità alla pianta).
Inoltre, un consumo quotidiano di alloro ma soprattutto rimedi naturali a base di questa pianta sono controindicati per le donne in dolce attesa dato che l’alloro contiene alcuni principi attivi dal potere abortivo.
Alternative all’alloro
Se non vogliamo correre rischi, ma vogliamo comunque cucinare un piatto ricco di gusto e di profumi, possiamo sostituire le foglie di alloro con dell’origano o del timo – sia freschi che secchi.
In alternativa, possiamo ricorrere all’alloro secco e tritato, in vendita nei supermercati, e utilizzarlo con parsimonia all’interno delle nostre ricette.
Ricordiamo che la presenza dell’alloro è in grado di aggiungere una profondità di sapore a un brodo o una zuppa altrimenti troppo semplice, o armonizzare i sapori all’interno di una pietanza complessa, composta da tanti ingredienti – come un brasato o un piatto a base di pesce.
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