Se proprio devi mangiare l’hamburger, mangialo almeno ben cotto

A differenza di altre tipologie di carne, come può essere ad esempio una bistecca, è importante cuocere bene gli hamburger. Non si tratta di una preferenza alimentare ma di una vera e propria questione di sicurezza

Chi mangia carne, spesso opta per gli hamburger, veloci da preparare e graditi anche ai bambini. Quando si tratta di prepararli, però, c’è una regola d’oro che non dovrebbe mai essere ignorata ma che pochi conoscono: l’hamburger dev’essere ben cotto.

Sappiamo che la carne è solitamente gradita al sangue o poco cotta (così da rimanere più morbida) ma nel caso dell’hamburger è meglio che il gusto non prevalga sulla sicurezza alimentare.

È vero, l’hamburger ben cotto può perdere un po’ della sua “succosità”, tuttavia scegliendo carne di alta qualità proveniente da allevamenti al pascolo, non si perderà nulla (o quasi).

Ma come mai l’hamburger non dovrebbe mai essere servito al sangue o a una cottura media? Non si tratta, come avrete capito, di una preferenza alimentare ma di una vera e propria questione di sicurezza.

A differenza di altra carne da preparare alla griglia o in padella, come può essere una bistecca, l’hamburger può contenere microrganismi patogeni come salmonella ed escherichia coli sulla sua superficie.

Un test italiano di settembre 2022, effettivamente aveva trovato in alcuni casi dei microrganismi che contaminavano gli hamburger. Leggi anche: Cosa c’è davvero dentro gli hamburger? Troppi ingredienti “extra” e persino Escherichia Coli oltre i limiti, il nuovo test italiano

Questi batteri possono infiltrarsi durante il processo di macinatura della carne, rendendo quindi cruciale una cottura completa per eliminarli.

Le autorità internazionali, come ad esempio l’USDA negli Stati Uniti (Paese che è un grande consumatore di carne e nello specifico di hamburger), consigliano di cuocere la carne macinata facendola arrivare ad una temperatura interna di almeno 72°C che è essenziale per uccidere i batteri che potenzialmente la contaminano e renderla così sicura da consumare.

Se da una parte non dobbiamo mangiare l’hamburger al sangue o poco cotto, è vero anche che una cottura eccessiva può rendere l’hamburger secco e insapore e creare parti bruciate che non solo compromettono il gusto, ma possono anche essere cancerogene. Importante dunque trovare il giusto equilibrio.

In conclusione, se proprio devi mangiare l’hamburger, mangialo almeno ben cotto. Investire in carne di alta qualità e assicurarsi di cuocerla correttamente è essenziale per garantire la sicurezza alimentare senza compromettere il gusto.

Noi di GreenMe, visto il grande impatto ambientale della carne e la poca eticità nella produzione, continuiamo a preferire gli hamburger in versione vegetale che potete anche preparare a casa seguendo le ricette che vi proponiamo: 15 ricette di burger vegetali.

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Fonte: USDA

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