Zanzare tropicali: nei prossimi anni troveranno l’habitat ideale anche in Italia

Vi siete accorti di come il problema zanzare aumenti di anno in anno ma soprattutto di come questi insetti siano diventati resistenti anche alle più pesanti disinfestazioni? La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente con l’arrivo delle zanzare tropicali che, tra qualche anno, sembra troveranno l’habitat adatto a proliferare anche nel nostro paese.

Vi siete accorti di come il problema zanzare aumenti di anno in anno ma soprattutto di come questi insetti siano diventati resistenti anche alle più pesanti disinfestazioni? La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente con l’arrivo delle zanzare tropicali che, tra qualche anno, sembra troveranno l’habitat adatto a proliferare anche nel nostro paese.

Secondo i risultati di uno studio internazionale, pubblicato su Nature Microbiology, nel 2050 praticamente una persona su due (ovvero il 49% della popolazione) abiterà in zone il cui clima sarà ideale per la crescita e lo proliferazione delle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus, ossia quelle zanzare che veicolano pericolose malattie come la febbre gialla, la dengue, la zika e la chikungunya.

A rischio nel nostro paese, secondo l’analisi, in particolare alcune zone del Sud Italia.

Per arrivare ad affermare questo i ricercatori hanno raccolto e analizzato i dati storici riguardanti la distribuzione di queste due specie di zanzare negli anni ’70 e ‘80 in più di 3000 zone d’Europa e Stati Uniti proiettandoli poi negli anni 2020, 2050 e 2080. Secondo quando prospettato dai modelli di analisi, le condizioni climatiche e la densità di popolazione di questi insetti faranno sì che le zanzare emigrino dai luoghi tropicali verso zone fino ad oggi inesplorate.

In particolare l’Aedes aegypti raggiungerà le zone temperate di Stati Uniti e Cina (si attende per il 2050 il suo arrivo a Chicago e Shanghai) mentre tenderà a diminuire invece la sua presenza nelle zone più a sud degli Stati uniti e nell’Europa orientale che si prevede diventeranno più aride. Anche l’Italia meridionale potrebbe essere interessata dal fenomeno migratorio di queste zanzare così come la Turchia.

L’Aedes albopictus, invece, troverà diffusione in diverse zone d’Europa, in particolare in Francia e Germania.

Di chi è la colpa di questa situazione? Ovviamente nostra o meglio si tratta di una delle tante spiacevoli conseguenze del surriscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra.

Come ha dichiarato Moritz Kraemer, uno dei ricercatori che hanno condotto l’analisi:

“Se non viene intrapresa alcuna azione per ridurre il tasso attuale di riscaldamento, si apriranno sacche di habitat in molte aree urbane”.

Queste zanzare metteranno a rischio la nostra salute diffondendo malattie come nei paesi tropicali? Evitare che possano trovare l’habitat ideale in nuove zone è un motivo in più per fare qualcosa di concreto per frenare i cambiamenti climatici in atto.

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