Come funzionano le classiche spirali antizanzare? Sono pericolose per la salute? La risposta sta già in due parole: contengono pesticidi. Fate voi. Se proprio volete utilizzarle, tenete a mente una semplice accortezza. Altrimenti desistete e provate i nostri consigli green
Sono economici, si portano ovunque e generalmente sembrano efficaci nel ridurre le punture di zanzara, ma sappiamo proprio tutto sugli zampironi? La vista e l’odore di quelle spirali fumanti sono un must durante l’estate, ma respirare quel fumo che tiene lontani gli sciami di zanzare non è peggio delle punture stesse per la nostra salute?
La risposta potrebbe trovarsi in uno studio secondo cui il particolato prodotto dalla combustione di una bobina equivarrebbe a bruciare tra le 75 e le 137 sigarette. Un tipo di esposizione, quindi, che non può non rappresentare un rischio per la salute, anche se dal punto di vista puramente scientifico mancherebbero prove chiare che l’esposizione a lungo termine al fumo delle bobine di zanzara aumenti il rischio di impatti più gravi sulla salute come il cancro ai polmoni.
Il gioco non vale la candela, noi però ci sentiamo di dire, o almeno il messaggio chiave dovrebbe essere quello di evitare un’esposizione prolungata, soprattutto in spazi chiusi: se la sostanza rilasciata dallo zampirone è letale per gli insetti ma innocua per gli umani, il problema resta comunque il fumo passivo.
Che cos’è uno zampirone e da cosa è composto
La spirale antizanzare dal classico verdone è in sostanza una sorta di incenso realizzato con piretro della Dalmazia, un fiore contenente piretina, una sostanza che è in grado di agire sul sistema nervoso degli insetti e di ucciderli.
Le proprietà del fiore furono sfruttate alla fine dell’800 dal chimico Giovanni Battista Zampironi, che fondò un laboratorio a Mestre per produrre la Zampirina, una polvere di piretro da inserire in un cono insettifugo. In seguito, all’altro capo del mondo, due giapponesi ebbero la stessa intuzione e produssero i primi anti-zanzare a forma di spirale allo scopo di farli bruciare più a lungo. Zampironi adottò la stessa forma e Zampirone divenne così il nome dell’incenso antizanzare per antonomasia.
Detto così, sembrerebbe che le bobine antizanzara contengano solo fiori, ma in realtà sono un insieme di più sostanze. Insieme ai prodotti che scoraggiano le punture di zanzara, ci sono anche prodotti che tengono insieme la bobina stessa e le consentono di bruciare lentamente. Funzionano in due modi: alcune contengono insetticidi che uccideranno (o almeno “abbatteranno”) le zanzare, altre contengono sostanze aromatiche (come la citronella) respingeranno le zanzare o ridurranno la probabilità che mordano.
Nello specifico, contengono la d-alletrina, che è un piretroide, cioè una molecola creata in laboratorio che imita l’azione del fiore. Le zanzare si tengono alla larga quando sentono la presenza dello zampirone, perché i suoi fumi sono estremamente tossici e agiscono sulle fibre nervose dell’insetto.
Resta quindi una domanda: gli zampironi sono innocui o tossici? La preoccupazione, rimarcano gli esperti, dovrebbe concentrarsi solo se si accendono gli zampironi al chiuso. I prodotti insetticidi utilizzati sono generalmente considerati sicuri, ma è il particolato prodotto da una bobina antizanzare fumante che rappresenta il rischio maggiore.
La soluzione? Non acquistare zampironi: dalle candele fai da te alle piante repellenti, qui vi spieghiamo come eliminare le zanzare e come difendervi.
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Fonti: Sidney University / Environmental Thematic Group – Ifakara Health Institute
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