Secondo una recente ricerca, una carenza o insufficienza di vitamina D, oltre ai rischi già noti, potrebbero essere associate al rischio di aborto spontaneo per le donne in gravidanza.
La vitamina D è una vitamina fondamentale per la nostra salute, che oltre ad essere presente in alcuni alimenti, viene prodotta principalmente dal nostro organismo in seguito all’esposizione al sole.
Il suo compito principale è quello di garantire il corretto funzionamento del metabolismo delle ossa, aiutare il nostro corpo ad assorbire il calcio e proteggere i muscoli e il cuore.
Per questo, sviluppare un’eventuale carenza di vitamina D può comportare un rischio per la propria salute e può favorire l’insorgenza di alcune patologie come: disturbi cardiovascolari, diabete, malattie autoimmuni e cancro.
Oltre ai seguenti effetti collaterali della carenza di vitamina D, un recente studio avrebbe scoperto che le donne con bassi livelli di vitamina D avrebbero più probabilità di subire un aborto spontaneo o altre complicanze durante la gravidanza, come il diabete gestazionale.
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Lo studio
L’aborto spontaneo, statisticamente, complica il 15,3% delle gravidanze e comporta non pochi danni fisici e psicologici. Correlate al rischio aborto spontaneo ci sono altre complicanze della gravidanza, come: diabete gestazionale, parto pretermine, preeclampsia, depressione e stress post-traumatico.
Lo studio in questione avrebbe evidenziato come uno dei principali fattori da tenere d’occhio nel corso di una gravidanza è quello della carenza di vitamina D, poiché sarebbe collegata a rischi maggiori di aborto spontaneo e altre complicanze.
I ricercatori hanno studiato 6 gruppi di osservazione, dalle diverse dimensioni (il più piccolo era di 235 donne e il più grande di 2.073), di donne principalmente al primo trimestre sia a basso che ad alto rischio.
Confrontando i dati delle donne con carenza di vitamina D con quelle delle donne non carenti, è emerso che nelle prime il rischio di aborto spontaneo è statisticamente maggiore.
Conclusioni
Poiché la vitamina D è scarsamente presente negli alimenti, una sua eventuale carenza è estremamente comune. Lo stesso vale per le donne in gravidanza, che in base a diversi fattori sono più o meno predisposte a sviluppare una carenza di vitamina D.
Lo studio in questione ha evidenziato come la carenza di vitamina D sia collegata a rischi statisticamente maggiori di aborto spontaneo e altre complicanze come il parto pretermine e la preeclampsia.
Tuttavia, la ricerca non è riuscita a trovare prove sufficienti a dimostrare se un eventuale trattamento di vitamina D possa ridurre il rischio di aborto spontaneo o altre complicanze.
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Fonte: fertstert.org
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