Una pianta che con il suo con alto potenziale tossico rappresenta un pericolo velato per l'ambiente e per alcuni esseri viventi.
Non tutti sanno che il vischio è un pianta con un alto potenziale tossico che potrebbe rappresentare un pericolo per animali domestici e bambini durante le festività natalizie
Il vischio è uno dei tipici elementi del Natale, del buon auspicio ed è diventato uno dei simboli più amato dagli innamorati che aspettano il periodo invernale per potersi scambiare un bacio sotto un suo ramoscello. Ma il vischio non ha solo questi idilliaci e romantici attributi.
Questo sempreverde che nel corso del tempo si è guadagnato una reputazione più che positiva, che ha fatto passare in secondo piano alcune sue temibili caratteristiche, altro non è che un arbusto parassita o semiparassita dalle bacche tossiche il più delle volte.
Al mondo sono documentati ben 1300 tipi differenti di vischio che i botanici classificano ulteriormente in specie maschili e femminili. Di queste sono le femmine a produrre le caratteristiche bacche che presentano una colorazione che vira dal bianco-rosa a sfumature più rossicce.
Le bacche di alcune specie di vischio sono velenose, mentre altre invece risultano totalmente innocue. Tra le varietà tossiche vi è ad esempio il Viscum album che cresce in Europa.
I semi delle bacche del vischio si propagano nell’ambiente circostante grazie agli uccelli che le disperdono come vere e proprie cannonate, ma di minuscole dimensioni. Grazie alla sostanza viscida ed appiccicosa di cui si compongono si appigliano agli alberi, diventando dei veri e propri parassiti.
Le radici chiamate austorio infestano la pianta ospite, spingendosi fin sotto la corteccia di tronco e rami. Qui ha sede il tessuto vascolare della pianta alla quale il vischio si lega ed è proprio qui che vengono sottratti acqua e sostanze nutritive, anche dopo che i rami di vischio sono stati estirpati. Le radici perdurano infatti per moltissimi anni.
Il vischio è anch’esso parte dell’ecosistema, essendo una fonte di cibo per numeri animali selvatici quali uccelli, alci, cervi o scoiattoli. Non tutti gli esseri viventi possono però cibarsene. Per i cani e gatti le bacche, così come le foglie, sono pericolose, e lo stesso vale per i bambini.
Attenzione dunque a dove lo si posiziona se si decide di acquistarlo affinché non sia a loro facile portata. Qui altre piante velenose per cani e gatti
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