Vaiolo delle scimmie: tutti i sintomi e le immagini per distinguerlo da reazioni allergiche, dermatiti e infezioni

Dopo il Covid, il vaiolo delle scimmie è la nuova emergenza sanitaria globale. Nelle scorse settimane, l’OMS ha ufficialmente dichiarato il virus, endemico in Africa centrale e occidentale, una PHEIC Public Emergency of International Concern – emergenza di salute pubblica internazionale

Il vaiolo delle scimmie continua a far paura. I casi accertati in Europa sono sempre di più. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’attenzione resta alta, ma l’Istituto Superiore della Sanità invita a non farsi prendere dal panico. Ma quali sono i sintomi cui prestare attenzione?

Il Monkeypox (mpox), meglio noto in Italia come vaiolo delle scimmie, è un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo umano, ma decisamente meno diffuso. L’origine precisa del vaiolo delle scimmie non è nota, ma si ritiene che venga trasmesso da piccoli roditori, primati e scoiattoli che vivono nelle foreste pluviali africane, in particolare nell’Africa occidentale e centrale.

Leggi anche: Vaiolo delle scimmie: cos’è e come si contrae il Monkeypox

La malattia è stata identificata per la prima volta in Europa nel 1958 in alcuni scimmie provenienti dal Sud-Est asiatico.

I sintomi più comuni del vaiolo delle scimmie

L’Mpox non si trasmette facilmente da persona a persona, ma agli infetti si consiglia l’isolamento per 21 giorni. I sintomi più comuni di questo virus sono:

  • febbre
  • brividi
  • lesioni cutanee
  • vescicole e pustole
  • cefalea
  • mialgia
  • dolore alla schiena
  • spossatezza
  • linfoadenopatia
  • ingrossamento dei linfonodi

In genere la malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche. Ma se necessario si può far ricorso all’uso di antivirali.

Le immagini per distinguerlo da reazioni allergiche

I sintomi a livelli epidermico del vaiolo delle scimmie possono essere simili ad altri tipi di eruzioni cutanee, come reazioni allergiche, dermatiti, varicella, morbillo, rosolia, scabbia, scarlattina o herpes genitale.

Se nella varicella, per esempio, i sintomi sono esantema cutaneo o rash (oltre a febbre, malessere generalizzato e mal di testa), con piccole papule rosa pruriginose che compaiono sulla testa, tronco, viso e arti a ondate successive, nel caso di una dermatite da contatto si hanno improvvise chiazze rosse, vescicole, desquamazione, abrasioni e croste. Ancora, la rosolia si presenta con un esantema maculopapulare, ingrossamento dei linfonodi, mentre con la scabbia l’eruzione cutanea può comparire in qualsiasi parte del corpo, ma spesso inizia tra le dita.

Alla luce di ciò, è ovviamente necessario, in ogni caso, sottoporsi a una visita medica per un controllo.

Ecco l’immagine diffusa dal Governo britannico:

vaiolo scimmie pustole

©Gov UK

Che fare in caso di comparsa di sintomi e come prevenire l’infezione

In caso di comparsa di sintomi, l’ISS raccomanda di contattare subito il proprio medico e di restare a casa a riposo in presenza di febbre. Inoltre, a scopo preventivo, è importante evitare “il contatto con persone con febbre e valutare con attenzione, prima di ogni contatto personale stretto o contatto sessuale, la presenza di eventuali manifestazioni cutanee inusuali (quali vescicole o altre lesioni) sulla cute del partner”.

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Fonte: GOV.UK

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